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  2. Comunicato unitario Lyondell Basell Si è svolto oggi, 5 settembre 2023, convocato d’urgenza il Coordinamento Sindacale Lyondell Basell dove alla presenza del Presidente del Gruppo Ing. Mei e l’HR Gabriella Bazzana, ci è stata comunicata la decisione, presa direttamente dal Board, di chiudere uno dei due impianti presenti nel polo chimico di Brindisi denominato P9T coinvolgendo 47 lavoratori. Questa decisione scellerata e inaccettabile ci è stata comunicata con modalità a dir poco paradossali sia nella celerità’ dei tempi, sia con la scelta di comunicarla in contemporanea all’incontro sindacale nazionale con una assemblea generale aziendale a tutti i lavoratori alla presenza dell’AD Ing. Rotini. Questo atteggiamento appare provocatorio e lesivo delle relazioni sindacali che sono alla base di un confronto costruttivo, e fa iniziare questa vertenza sotto il peggiore degli auspici. Le giustificazioni dichiarate dall’ Azienda per sostenere questa decisione appaiono quantomeno generiche come la mancanza di monomero, i costi energetici e la distanza dai mercati oltre alla tecnologia impiegata, giudicata obsoleta e poco efficiente, tutte considerazioni che appaiono come facili alibi per un disimpegno sul territorio di Brindisi e più’ in generale sulla presenza del gruppo nel nostro paese. Noi rigettiamo con forza queste decisioni e richiediamo il mantenimento in esercizio dell’impianto P9T, elemento indispensabile per non disperdere anni di duro lavoro e professionalità di livello altissimo. Lyondel Basell è un’azienda fondamentale nel panorama della chimica di base e specialistica del nostro Paese e un suo disimpegno significherebbe un ulteriore indebolimento della filiera chimica italiana. È per questo che ci attiveremo fin da subito per coinvolgere Governo e MiMit in questa vertenza che deve essere oggetto di massima attenzione soprattutto alla luce delle iniziative di sviluppo delle politiche industriali sul settore che il Governo dichiara da mesi di voler portare avanti con la convocazione dei tavoli settoriali in cui quello della chimica ricopre un ruolo strategico. Pertanto, a sostegno delle nostre richieste e dell’inizio della vertenza dichiariamo fin da subito lo stato di agitazione con il blocco degli straordinari su tutto il gruppo Lyondell Basell, iniziative che verranno ulteriormente rafforzate dalle decisioni che si caratterizzeranno sul territorio di Brindisi e che troveranno pieno sostegno da parte del Coordinamento Nazionale. Inizia oggi una lunga vertenza nella quale non lasceremo nulla di intentato che assieme alla continuità’ produttiva dovrà’ prevedere la massima protezione delle persone e la massima temuta occupazionale in un territorio già’ profondamente colpito da chiusure e deindustrializzazione. È una vertenza quindi che, oltre alla difesa degli assetti occupazionali deve affrontare anche il futuro stesso dello stabilimento di Brindisi. Le Segreterie nazionali Filctem, Femca, Uiltec Scarica il comunicato unitario L'articolo La chiusura dell’impianto P9T di Brindisi è scellerata e inaccettabile! proviene da UILTEC. Leggi tutto
  3. La leader della Uiltec, Daniela Piras, al Consiglio territoriale della Uiltec Piemonte Sintesi delle conclusioni Siamo alla prova della verità ed il governo deve scoprire le carte. Ora bisogna vedere quello che c’è dietro le tante enunciazioni riguardanti in particolar modo il lavoro e la produzione. Ora è il tempo delle scelte che devono trovare il consenso del sindacato attraverso in confronto serio ed articolato. Tutto sarà piu’ chiaro con la nota di aggiornamento al Def che verrà presentata a fine settembre. Per accogliere le richieste dei ministeri, messe per iscritto nei giorni scorsi, il dicastero dell’Economia e Finanza dovrebbe trovare almeno quaranta miliardi di euro. Al momento ne ha sei. La coperta è corta, quindi. Si rischiano tagli non solo all’industria, ma alle politiche culturale e dell’istruzione. Così il Paese rischia una futura classe dirigente impreparata, inadeguata, incapace di utilizzare al meglio le risorse comunitarie. Per noi è fondamentale il confronto con il Governo che misureremo propri sui fatti concreti a partire dalle prospettive indicate nella nota di aggiornamento al Def. A questo documento seguirà il varo della legge di Bilancio, entro il 20 ottobre. Questo passaggio costituirà proprio il momento finale della verità Ed in questo contesto il sindacato deve trovare il giusto spazio per far sentire la propria voce a chi governa. Siamo profondamente interessati a tutto ciò che riguarda le scelte di politica industriale concernenti i settori di nostra competenza come quelli energetici, del tessile e della moda, del chimico e farmaceutico, del manifatturiero. Soprattutto la fase di transizione energetica dovrà basarsi su passaggi che favoriscano una produzione industriale sostenibile, ma soprattutto una tutela sociale comune e condivisa. E’ bene discuterà nella logica del ‘Green deal’ ma e’ necessario farlo partendo dalle fondamenta di un ‘Social deal’ adeguato. Il sindacato da sempre, e mai come ora, risulta impegnato a valutare, monitorare, approfondire le tecnologie e normative, nazionali e comunitarie, connesse al Piano Industriale Verde dell’Unione Europea. In tale prospettiva risulta strutturale il contributo della parte sociale che rappresentiamo, nelle indicazioni riguardanti gli aggiornamenti del Pniec e del Pnrr. Ci siamo dotati di un apposito comitato di esperti ed economisti per svolgere al meglio questa funzione. La nostra idea di transizione energetica continua ad essere quella che passa attraverso l’utilizzo del gas. Ci vuole la costruzione di nuovi rigassificatori in ambito nazionale che costituiscono le giuste infrastrutture dove rigassificare il gas liquefatto che dobbiamo far arrivare dall’estero prima possibile Ci vogliono carburanti a basso impatto ambientale, infine, bisogna ampliare la platea delle energie rinnovabili per la generazione elettrica, dato che l’attuale modello tiene conto quasi esclusivamente della produzione di energie solare ed eolica. Ufficio Stampa Uiltec L'articolo Piras: “Governo si confronti col sindacato anche sulle politiche industriali” proviene da UILTEC. Leggi tutto
  4. Comunicato stampa unitario È ora di passare dalle parole ai fatti riteniamo importanti alcuni interventi nel DdL Made in Italy, come il fondo sovrano correlato a sostegno delle filiere del tessile che indica misure di sostegno per istruzione e formazione, promozione e tutela del Made in Italy e Lotta alla contraffazione Nel pomeriggio di oggi Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil hanno preso parte al Tavolo della Moda convocato dal ministro Adolfo Urso presso il dicastero delle Imprese e del Made in Italy. Alla riunione hanno anche partecipato i rappresentanti dei Ministeri dell’Ambiente e della Cultura, le Associazioni imprenditoriali di categoria. L’incontro in questione segue l’ultimo tenutosi lo scorso 23 gennaio. Di fatto, nel contesto odierno, abbiamo ribadito le richieste già avanzate nelle precedenti occasioni: l’avvio, sempre in sede ministeriale, di specifici tavoli tematici per rendere concreto ed esecutivo il lavoro svolto dalle parti sociali, a partire da quanto inserito nei CCNL di riferimento e già presentato al Governo; l’applicazione delle norme a tutela della prevenzione e sicurezza sul lavoro; politiche contro la concorrenza sleale e i fenomeni di dumping contrattuale; il rafforzamento delle politiche di reshoring, affinché le aziende italiane riportino all’interno del perimetro nazionale le loro produzioni tuttora all’estero; la necessità di risorse certe a favore della formazione tecnica e professionale, utilizzando al meglio quanto disponibile anche nel Fondo Nuove Competenze e nei Fondi Interprofessionali; il sostegno a favore del lavoro femminile e delle misure di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. “È ora di passare dalle parole ai fatti – affermano le segreterie nazionali di Filctem, Femca, Uiltec al termine dell’incontro – riteniamo importanti alcuni interventi nel DdL Made in Italy, come il fondo sovrano correlato a sostegno delle filiere del tessile che indica misure di sostegno per istruzione e formazione, promozione e tutela del Made in Italy e Lotta alla contraffazione. Tuttavia, riteniamo che occorra aumentare le risorse a disposizione e che non sia più rimandabile affrontare le altre questioni urgenti che attendono una immediata risposta da parte del Governo, come quella del reshoring, della prevenzione e sicurezza sul lavoro, del sostegno al lavoro femminile”: hanno ribadito le segreterie nazionali di Filctem, Femca, Uiltec al termine dell’incontro ministeriale. Uffici stampa Filctem, Femca, Uiltec L'articolo Moda, Tavolo al MiMit. Filctem, Femca, Uiltec: “Si passi dall’ascolto all’azione” proviene da UILTEC. Leggi tutto
  5. Dichiarazione di Daniela Piras, Segretaria generale della Uiltec Esiste la concreta esigenza che il gruppo Glencore presenti un piano industriale riguardante il futuro dei siti di sua proprietà a Portovesme e San Gavino in Sardegna. Non si può cessare la produzione di piombo e zinco in Italia quando l’approvvigionamento di queste materie prime è fondamentale in ogni Paese ed è richiesto dai mercati. Occorre fare chiarezza per dare una risposta produttiva ed occupazionale in tal senso che il Paese, e nello specifico la regione sarda, attendono da tempo. Ufficio Stampa Uiltec L'articolo Industria; Piras: “Glencore presenti piano industriale per siti di Portovesme e San Gavino in Sardegna” proviene da UILTEC. Leggi tutto
  6. Agenzia Giornalistica Italia “L’Eurallumina ha una procedura per il rilascio del Paur con la Regione Sardegna a cui è legato un piano di investimenti di circa 300 milioni di euro e il coinvolgimento di 1.500 lavoratrici e lavoratori; è necessario che da parte delle istituzioni – Regione e governo – ci sia la massima celerità affinché tutto si possa risolvere velocemente definendo tempi e modalità per far arrivare il gas in Sardegna, condizione indispensabile per far ripartire le produzioni”. Lo dichiarano, in una nota congiunta, i segretari territoriali del Sulcis-Iglesiente di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, Emanuele Madeddu, Vincenzo Lai e Pierluigi Loi, a proposito dello stabilimento di allumina di proprietà della russa Rusal nella zona industriale di Portovesme (Sulcis), i cui impianti sono fermi dal marzo 2009. Il congelamento dei conti, disposto fra i provvedimenti contro la Russia per la guerra in Ucraina, seguito dalla riattivazione, dopo il ricorso della Rusal, ha preoccupato i sindacati. “Il blocco ai conti, poi revocato, avrebbe potuto avere una conseguenza devastante per l’attivita’ che l’azienda compie a Portovesme, per i lavoratori e per le imprese che continuano a lavorare, oltre che per l’ambiente”, sostengono i sindacalisti. “Attualmente sono al lavoro gli operai impegnati nei cantieri che si occupano della bonifica della falda. Una fermata degli impianti non potrebbe che provocare un disastro ambientale. Per questo motivo ribadiamo che è necessario che a questa situazione che rischia di essere sempre più drammatica si trovi una soluzione immediata”. “Avere i conti bloccati, per un’azienda che negli anni ha sempre investito in Sardegna, è un dramma”, avvertono i sindacati. “Non si possono pagare gli stipendi e neppure i fornitori. Lo stop all’utilizzo di risorse proprie avrebbe potuto determinare anche uno stallo nelle attività di monitoraggio, tutela e prevenzione ambientale. Non possiamo che guardare positivamente all’impegno determinante del Prefetto di Cagliari che fissato un incontro per martedì 1 agosto e all’Agenzia del demanio”. L'articolo Eurallumina: sindacati, serve gas per far ripartire produzione proviene da UILTEC. Leggi tutto
  7. Comunicato stampa La delegazione trattante di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil ha incontrato questo pomeriggio a Roma la rappresentanza datoriale di Confindustria Ceramica per dare l’avvio ufficiale alla trattativa per il rinnovo del contratto nazionale di settore. Nei loro interventi i segretari nazionali dei tre sindacati hanno illustrato i contenuti della piattaforma rivendicativa varata lo scorso 14 giugno e nello specifico: aumento salariale; diritti; organizzazione del lavoro ivi compreso il sistema classificatorio con l’indicazione delle nuove figure professionali; misurazione della rappresentanza; sistema degli appalti; welfare contrattuale. Confindustria Ceramica ha presentato i dati economici, produttivi e occupazionali del settore utili a fotografare il contesto nel quale si colloca il rinnovo di questo contratto. Le segreterie nazionali di Filctem, Femca, Uiltec hanno ribadito la necessità di un accordo che difenda il potere d’acquisto dei salari di fronte agli ingenti aumenti che hanno impattato nelle buste paga di lavoratrici e lavoratori; inoltre, hanno ribadito la centralità del contratto nazionale come strumento universalistico e di sostegno alla contrattazione aziendale. Al termine dell’incontro è state individuata la data della prossima plenaria che si terrà il 23 ottobre. Uffici stampa Filctem, Femca, Uiltec L'articolo CCNL Ceramiche e Piastrelle. Aperte oggi a Roma le trattative per il rinnovo proviene da UILTEC. Leggi tutto
  8. Comunicato stampa unitario Questo pomeriggio a Roma, la delegazione trattante di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil, riunita in presenza e in videoconferenza, ha varato la piattaforma rivendicativa per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per gli oltre 17mila addetti, impiegati in 1200 imprese del settore della Concia. Il contratto, scaduto lo scorso 30 giugno, nelle richieste dovrà avere vigenza triennale e precisamente 1° luglio 2023-30 giugno 2026. Parte Economica L’aumento salariale chiesto dai tre sindacati di categoria per il triennio è di 260 euro (livello E2). Sul welfare contrattuale la richiesta alle controparti è di elevare il contributo a carico delle aziende destinato a Sanimoda, il fondo integrativo sanitario del settore, a 15 euro oltre a un contributo ulteriore pari a 2 euro per ogni lavoratore, con la finalità di attivare un’assicurazione contro la non autosufficienza. Per quanto riguarda Previmoda, il fondo previdenziale complementare di settore, i sindacati chiedono l’incremento al 2,5% (+0,5%) sul trattamento economico annuale, sempre a carico delle aziende. Parte normativa La parte normativa si articola su numerosi macrotemi: Le Relazioni Industriali, con richieste di lotta al dumping contrattuale, all’impegno sulla legalità, sul tema degli appalti, sulla costituzione di un ente bilaterale di settore che tenga conto delle specificità dell’ambito e della filiera, sul tema della partecipazione dei lavoratori, con la definizione di specifiche linee guida, e sullo sviluppo sostenibile, con l’aggiornamento del protocollo; Gli inquadramenti, con la loro revisione per riconoscere il valore della polivalenza e della polifunzionalità e tutta la parte della contrattazione di Secondo livello, con al centro anche il tema delle stabilizzazioni; Il mercato del lavoro, per una vera lotta alla precarietà e per la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, il tema del part time volontario sino alla realizzazione delle linee guida sul lavoro agile; I diritti individuali, dalla richiesta di permessi ad hoc per patologie invalidanti legate al ciclo mestruale, ai temi della violenza di genere, al miglioramento della malattia, ai congedi parentali, alla formazione, sia specifica per i migranti che complessiva sul diritto allo studio individuale, agli accomodamenti ragionevoli, per uno sguardo attento ai lavoratori fragili e infine tutto l’ambito della sicurezza e dell’ambiente, a partire dal recepimento del Patto della fabbrica legato all’agibilità per gli RLSSA. La piattaforma sarà immediatamente inviata ad UNIC, l’Unione Nazionale Industria Conciaria (l’associazione datoriale di settore aderente a Confindustria), per iniziare prima possibile le trattative per il rinnovo. Uffici stampa Filctem, Femca, Uiltec L'articolo Ccnl Concia: i sindacati chiedono 260 euro nel triennio 2023-2026 proviene da UILTEC. Leggi tutto
  9. Salvo il futuro di tanti lavoratori Comunicato stampa unitario Nella delibera 265 dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), il comma 1.2 sancisce l’esclusione dall’applicazione dell’articolo 186 D.L. n.36 del 31 marzo 2023 (in materia appalti) da tutte le concessioni afferenti ai settori speciali, di cui al libro III del codice, ossia: gas ed energia termica, elettricità, settore idrico, ecc. Le aziende relative a questi settori non dovranno più esternalizzare obbligatoriamente competenze ad oggi “In house” nelle stesse, avendo così la possibilità di preservare i livelli occupazionali e le competenze professionali. Con questa soluzione si è così scongiurato il rischio della perdita di quasi 150 mila posti di lavoro nei settori indicati. Filctem Cgil, Femca e Flaei Cisl, Uiltec Uil, con il sostegno delle tre Confederazioni, da oltre 5 anni si sono battute per porre fine a un’insensata operazione che, oltre gli aspetti sociali e industriali di queste realtà, rischiava di depauperare e destrutturare settori di pubblica utilità, essenziali per lo sviluppo del Paese, anche e soprattutto in vista dei grandi investimenti previsti a breve dal PNRR e dalla transizione energetica. Una lunga lotta condotta in questi anni dai sindacati che si spera possa dirsi finalmente conclusa, senza ripensamenti che rischino di far precipitare nell’incertezza centinaia di migliaia di lavoratrici e di lavoratori, insieme a quei processi di modernizzazione e transizione necessari al futuro del nostro Paese. Uffici stampa Filctem, Femca, Uiltec L'articolo Finalmente escluso l’art. 186 (ex 177 codice degli appalti) dai settori speciali. proviene da UILTEC. Leggi tutto
  10. A Madrid si è riunito il Cae di Eni e la segretaria generale della Uiltec Daniela Piras è intervenuta nel corso dei lavori odierni indicando il percorso auspicabile di sindacati ed imprese nella fase di transizione energetica e di quella ecologica che caratterizzeranno l’Europa. Piras ha ricordato alla assemblea annuale dei delegati europei di Eni che la transizione va governata, guidata nella trasformazione, accompagnata nel cambiamento, rispettando i livelli occupazionali dei lavoratori ed il loro benessere professionale. La leader della Uiltec ha ribadito che il gas sarà ancora indispensabile per il fabbisogno energetico dei prossimi anni. Ed in tal senso va sottolineata la necessità che tutta la tradizione industriale di Eni venga mantenuta. Oil&gas, chimica di base e nuovi materiali, sono ‘asset’ che devono essere sostenuti con investimenti, innovazione e ricerca. Il contesto internazionale del Cae responsabilizza il sindacato anche nella necessità di coinvolgere in azioni comuni l’organizzazione di IndustriAll Eu. In tal senso va sottolineata l’azione di sensibilizzazione nei confronti delle deliberazioni poste in essere dalla Commissione Europea. In sintesi, per Daniela Piras il ‘Green deal’ deve procedere di pari passo con un vero e proprio ‘Social deal’ che metta al centro dei processi produttivi le persone che lavorano e la tutela dei loro diritti. I nuovi sistemi industriali, sempre secondo la dirigente sindacale, dovranno proprio mettere al centro occupazione, crescita professionale, formazione. Le persone al centro! E’ questo l’obiettivo a cui punta la Uiltec Ufficio Stampa Uiltec L'articolo Sindacato; ieri ed oggi i lavori del Cae Eni a Madrid. Piras: “Le persone al centro dei processi produttivi nel percorso di transizione energetica” proviene da UILTEC. Leggi tutto
  11. Esprimiamo grande soddisfazione per il primo accordo di Gruppo raggiunto in Prada sul premio di risultato. Abbiamo ottenuto un importante investimento sul welfare aziendale e un piano di armonizzazione che porterà a fine triennio 2023-2026 tutte le sedi o società controllate ad avere un eguale riconoscimento economico Comunicato stampa Unitario “Esprimiamo grande soddisfazione per il primo accordo di Gruppo raggiunto in Prada sul premio di risultato. Abbiamo ottenuto un importante investimento sul welfare aziendale e un piano di armonizzazione che porterà a fine triennio 2023-2026 tutte le sedi o società controllate ad avere un eguale riconoscimento economico”. Questo il commento dei rappresentanti delle tre organizzazioni sindacali nazionali, che hanno sottoscritto l’intesa, insieme alle Rsu di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e la Direzione Aziendale del noto Gruppo del mondo della moda, per la determinazione del premio di risultato, riservato a tutte le lavoratrici e lavoratori delle sedi italiane. “L’importo è al momento diverso da sito a sito – spiegano i sindacati – con un massimo raggiungibile di 1450 euro. Tuttavia si tratta solo di una parte di composizione del premio, che si incrementerà sulla base di parametri legati alla redditività dell’azienda e agli indici di stabilimento. Questi ultimi saranno definiti dalle Rsu aziendali e dalle organizzazioni sindacali territoriali. Il premio di risultato si incrementa con una maggiorazione del 20% se sarà convertito in welfare e speso attraverso la piattaforma MyPradaGroup. Alla somma così composta si aggiungono 1300 euro di welfare puro per tutti”. “Le parti – concludono le Segreterie nazionali – si sono date affidamento reciproco, perché entro la fine del 2023 prenda il via la trattativa per il rinnovo della parte normativa dell’integrativo aziendale”. Uffici stampa Filctem, Femca, Uiltec L'articolo Moda, Prada: sottoscritto il primo accordo di gruppo sul premio di risultato. 3000 euro se convertito in welfare proviene da UILTEC. Leggi tutto
  12. Dichiarazione di Daniela Piras, leader della Uiltec nazionale “Siamo al fianco dei lavoratori della miniera di fluorite di Silius, a pochi chilometri da Cagliari. Qui, 6 lavoratori sono nei pozzi a 500 metri nel sottosuolo. Rivendicano le garanzie occupazionali e contrattuali, il pagamento dello stipendio. Il nuovo concessionario rifiuta il tavolo di confronto per parlare del piano industriale, del contratto da applicare. Gli faremo cambiare idea”. Domani, presso l’assessorato dell’Industria della Regione Sardegna, si terrà il tavolo sul futuro della miniera Ufficio Stampa Uiltec L'articolo Miniere; Piras (Uiltec): Tutelare l’occupazione della sito di Silus in Sardegna. Siamo al fianco dei lavoratori in lotta” proviene da UILTEC. Leggi tutto
  13. Daniela Piras, Segretaria generale della Uiltec, oggi all’esecutivo regionale della organizzazione sindacale ligure Il tessuto connettivo dell’industria ligure si basa sulle tessere di un mosaico energetico-manifatturiero che vanno restaurate, rigenerate, tutelate. Ci vogliono investimenti precisi e risorse certe. Ciascuna di queste realtà, nella fase di transizione ecologica, abbisogna di adeguate riconversioni industriali e di un sostanziale approvvigionamento energetico. Ecco perché tante strade del mondo industriale si trovano ad intersecarsi nel tempo dell’economia sostenibile e nella prospettiva di sviluppo industriale. Lo hanno sostenuto da tempo i dirigenti della Uiltec regionale: occorre fare appello all’industria moderna ed europea per uscire dal guado della crisi; ricorrere al mondo della conoscenza, usare tecnologie innovative, far conto sulla mobilità elettrica terrestre e da diporto, determinare l’applicazione dove è possibile di tecnologia ad idrogeno; trovare gli spiragli per lo spazio idoneo per le energia rinnovabili. In questo senso occorre fare sistema a favore di un territorio in crescita tra sviluppo e buone pratiche di economia. Ecco perché devono parlarsi tra loro e decidere in modo congiunto i rappresentanti di sindacato, politica, istituzioni e imprenditoria. Ci vuole un’economia sostenibile che tenga insieme imprese, lavoro ed ambiente. Occorre un’idea di politica industriale per il Paese e, quindi anche per la Liguria, che deve passare da una transizione che metta al centro la formazione dei lavoratori, l’adeguamento degli impianti e la loro versatilità. La Uiltec vuole essere protagonista del cambiamento. Questo può avvenire solo attraverso la nostra presenza dentro le aziende. Il cambiamento della realtà industriale del Paese passa anche attraverso le grandi realtà della Liguria. La Liguria è una regione importante, strategica, anche nel cambiamento. Molti lavori svaniranno ma La nostra realtà è immersa nella trasformazione che vuole gestire da diverse posizioni: quelle energetica, industriale, ecologica. Bisognerà orientare e non a subire le trasformazioni che avverranno. Le imprese hanno bisogno di gas per produrre. E in prospettiva potremo guardare anche agli altri modi di approvvigionamento energetico. Questo ‘green deal’ dovrà accompagnarsi ad un ‘social deal’ con i lavoratori che sapranno adeguarsi a nuove competenze applicando le emergenti professionalità agli impianti riconvertiti. Anche la nautica va difesa per ciò che rappresenta per il territorio e per il Paese che deve potersi riprendere dalla crisi economica. In Liguria non parliamo solo di dismissioni di centrali elettriche ma del successo del Gnl che fa della regione un’ eccellenza nazionale per l’approvvigionamento energetico. Gli investimenti devono guardare alle infrastrutture materiali ed immateriali ed in questa regione possono trovare terreno fertile. Manca solo una direzione, un’idea strategica sulla politica energetica in questo Paese. La Liguria nell’ottica della transizione futura: deve essere protagonista dell’indipendenza energetica italiana. Questa fase è già iniziata. Queste sono le tessere di un nuovo mosaico industriale che vogliamo ricomporre Ufficio stampa Uiltec L'articolo Industria; Piras: “La Liguria necessita di investimenti nei settori energetico e manifatturiero per poter affrontare la ripresa economica” proviene da UILTEC. Leggi tutto
  14. Daniela Piras, Segretaria generale della Uiltec nazionale al Consiglio regionale sardo dell’organizzazione sindacale Noi siamo un sindacato che si batte da sempre per i valori di libertà e giustizia a partire dall’attuazione nel mondo del lavoro “Noi siamo un sindacato che si batte da sempre per i valori di libertà e giustizia a partire dall’attuazione nel mondo del lavoro. Questa azione sindacale trova pieno compimento proprio qui in Sardegna, una realtà che si va impoverendo sempre più a causa di una deindustrializzazione che non trova fine. Nel tempo della transizione energetica la Sardegna non può contare sulle fondamenta di una concreta autonomia energetica. L’isola senza risposte al proprio fabbisogno energetico rischia il fermo totale. In questo senso la Giunta regionale deve battere un colpo e indicare precise scelte di politica energetica ed industriale che tuttora non ci risultano pervenute. Lo abbiamo detto e ripetuto più volte: prima di tutto, per rispondere a questa esigenza primaria, ci vogliono i rigassificatori e, poi, ogni forma utile a garantire l’approvvigionamento energetico. Il governo della Regione sarda mai come ora deve decidere in tempi celeri delle infrastrutture energetiche utili allo sviluppo insulare. E’ in gioco, prima di tutto lo sviluppo industriale della Regione, ma anche quello dell’economia intera della realtà sarda. Insomma, occorre che si determini un vero e proprio piano di approvvigionamento a partire dalla fornitura e dall’utilizzo del gas. Solo così si potranno abbassare le tariffe energetiche dei sardi e colmare il gap infrastrutturale che penalizza la Regione. Ma anche le imprese devono fare la loro parte. La crisi che avvolge i siti produttivi del gruppo Glencore a Portovesme e a San Gavino rappresenta la testimonianza più evidente di contraddizioni e limiti da parte imprenditoriale. Il distretto industriale del Sulcis Iglesiente e quello del Medio Campidano, abbisognano di serie risposte sui livelli produttivi e su quelli occupazionali. Dobbiamo tutelare ad ogni costo i circa 1.450 lavoratori interni ed esterni dei siti produttivi di Portovesme e di San Gavino. Per questo sollecitiamo la Glencore ad assumere impegni precisi. Come reagire? Innanzitutto, con precise scelte di politica energetica ed industriale. Ma soprattutto con risorse adeguate di sostegno alle politiche di investimento e sviluppo ai settori succitati. Oggi ci sono due buone ragioni per essere ottimisti sul rilancio del Mezzogiorno e della stessa Sardegna. La prima è la straordinaria quantità di risorse che l’Unione Europea ha messo a disposizione del Sud. La seconda è il nuovo contesto geopolitico, che presenta opportunità molto importanti per i Paesi del Mediterraneo, affinché si determinino sinergie e strategie utili a favorire il consolidamento del ruolo del Mezzogiorno d’Italia quale piattaforma mediterranea di sviluppo sostenibile e armonico. Occorre puntare finalmente al riequilibrio territoriale e al rilancio dello sviluppo del Sud, all’insegna dell’innovazione, della sostenibilità e dell’inclusione sociale. Deve riprender quota, solo per fare un esempio, il gasdotto Galsi, quella infrastruttura utile a portare approvvigionamento energetico dall’Algeria all’Italia attraverso la Sardegna. Il recente accordo di cooperazione energetica siglato da Giorgia Meloni e dal presidente algerino Abdelmadjid Tebboune ha fatto riprendere vigore al riavvio del metanodotto in questione. Di fatto il gasdotto in questione può trasportare gas, idrogeno, ammoniaca ed elettricità. Si tratta di elementi fondamentali per il riavvio industriale della Sardegna. Il sindacato, in modo responsabile, non può che auspicare l’uscita dal guado di una crisi economica con tutti i mezzi, i progetti e le risorse disponibili. Proprio per una questione di libertà e giustizia che possiamo chiamare futuro è fondamentale che il sindacato muova in modo unitario una vera e propria mobilitazione a favore delle buone ragioni del Meridione di cui la Sardegna è parte strutturale. Cosi sarà!” Ufficio Stampa Uiltec L'articolo Energia; Piras: “Il Paese ha bisogno di autonomia energetica per ripartire; la Sardegna ancor di più per una concreta tenuta industriale” proviene da UILTEC. Leggi tutto
  15. Oggi la Segretaria generale della Uiltec, Daniela Piras, a Potenza è intervenuta ai lavori del Consiglio regionale dell’organizzazione sindacale “La Basilicata presenta tutte le potenzialità per dare un serio contributo alla politica energetica del Paese e di aiutare il passaggio alla transizione ecologica, tutelando le attività estrattive e consolidando l’uso di energie rinnovabili. Ma questa terra, oltre a mantenere la prospettiva di hub energetico, può consolidare quella di hub manifatturiero nel Meridione d’Italia. Ci vogliono, però, l’adozione di scelte di politica industriale, insieme a risorse correlate”. Lo ha detto Daniela Piras, Segretaria generale della Uiltec, che oggi è intervenuta a Potenza ai lavori del Consiglio regionale della Uiltec lucana. “Occorre determinare – ha continuato Piras- uno sviluppo costante e duraturo anche in questa regione facendo leva sui grandi gruppi industriali come quelli dell’energia, dell’automotive, dell’alimentare. In questo senso bisogna cogliere tutte le opportunità delineate dal Pnrr utili a creare occupazione e capacità produttiva. Next Generation Eu, proprio tramite il Pnrr, assegna circa 86 miliardi di euro al Mezzogiorno e a questi si aggiungono altri 50 miliardi di euro di risorse tradizionali dei fondi strutturali e quelle nuove della programmazione di ‘React-Eu’. Una mole di risorse che, se ben impiegate, possono realizzare il riequilibrio territoriale e il rilancio dello sviluppo anche in Basilicata. Proprio qui è necessario ed urgente aprire un tavolo specifico con la Giunta Regionale per garantire il passaggio verso l’auspicato modello di sviluppo sostenibile. Il nuovo corso dovrà basarsi proprio sui temi dell’ambiente, della sicurezza, del lavoro, degli investimenti. Il sindacato è pronto a fare la sua parte con responsabilità. Aziende ed istituzioni devono fare altrettanto, affinchè si giunga a sottoscrivere un vero e proprio Patto per il futuro lucano basato principalmente sulle prospettive energetiche e manifatturiere” Ufficio Stampa Uiltec L'articolo Energia; Piras: “Lavorare per realizzare un patto di sviluppo della Basilicata basato principalmente sulle potenzialità energetiche e manifatturiere” proviene da UILTEC. Leggi tutto
  16. Daniela Piras, Segretaria generale della Uiltec, oggi ad Anagni, al Consiglio territoriale della Uiltec di Frosinone che ha eletto come leader locale Giuseppe Caccianini subentrando al predecessore Mauro Piscitelli “Godiamo di buona salute e la nostra organizzazione in Ciociaria ben rappresenta questa condizione”. Lo ha detto Daniela Piras, Segretaria generale della Uiltec, che oggi ha concluso i lavori del Consiglio territoriale della Uiltec di Frosinone, svolti ad Anagni. Giuseppe Caccianini è stato eletto leader della Uiltec provinciale, subentrando al predecessore Mauro Piscitelli. “Proprio Piscitelli- ha ribadito Piras- è la storia della nostra organizzazione in Ciociaria: è memoria, azione, corrispondenza con gli iscritti, capacità propositiva, lungimiranza. Insomma, rappresenta tante cose, ma soprattutto uno sguardo proiettato al futuro. Ecco perché la Uiltec provinciale di Frosinone ha una prospettiva certa rispetto agli innumerevoli risultati conseguiti: da oggi il passaggio di testimone a Giuseppe Caccianini, il bravo segretario organizzativo finora, è il segno che il rapporto di solidarietà tra questi due dirigenti sindacali ha funzionato e messo in totale salvaguardia i valori e gli ideali finora espressi”. Poi, un riferimento alla realtà industriale della Ciociaria. “Questo è un territorio ‘ ha sottolineato Piras- che ha un valore specifico per la realtà nazionale di nostra competenza nei vari settori del comparto chimico-farmaceutico, tessile, gomma plastica ed energia. Qui abbiamo lottato per tutelare le potenzialità della realtà industriale; rendendo il lavoro più stabile; facendo emergere il lavoro nascosto, tentando di promuovere con le associazioni datoriali un organismo congiunto nel quale valorizzare le interazioni delle fabbriche e del territorio; tutelando gli investimenti verso sviluppo, produzione e lavoro”. Su quanto c’è da fare, Piras non ha avuto esitazioni: “È indispensabile – ha detto- avviare un progetto di riforma, a ogni livello istituzionale, che possa portare a procedure più snelle e veloci che rappresentino un incentivo per chi decide di investire in nuovi insediamenti industriali o con l’ampliamento delle aziende già esistenti. I tempi lunghi delle istituzioni non sono i tempi delle imprese che hanno, al contrario, bisogno di procedure che siano veloci e snelle al fine di realizzare i progetti d’investimento sul territorio”. Infine, gli obiettivi della Uiltec nazionale a breve: “Come Uiltec ha concluso la leader sindacale- saremo al fianco della Uil che ha deciso di continuare la mobilitazione e lo facciamo perché, nel merito, non abbiamo ricevuto risposte adeguate rispetto ai grandi temi che ci stanno a cuore: il fisco, le pensioni, il lavoro ma soprattutto le politiche industriali che in questo momento non ricevono risposte adeguate” Ufficio Stampa Uiltec L'articolo Sindacato; Piras: “Godiamo di buona salute e la nostra organizzazione in Ciociaria ben rappresenta questa condizione” proviene da UILTEC. Leggi tutto
  17. “Noi riteniamo di valutare il merito delle operazioni che vengono fatte a livello politico dal governo. Abbiamo iniziato unitariamente una mobilitazione che ha visto la conclusione delle iniziative con la manifestazione di Napoli e dopo questa abbiamo ritenuto, nonostante la convocazione al tavolo del governo, di mantenere una mobilitazione. Come Uiltec saremo al fianco della Uil che ha deciso di continuare la mobilitazione e lo facciamo perchè, nel merito, non abbiamo ricevuto risposte adeguate rispetto ai grandi temi che ci stanno a cuore: il fisco, le pensioni, il lavoro ma soprattutto le politiche industriali che in questo momento non ricevono risposte adeguate”. Così, con Adnkronos/Labitalia, Daniela Piras, segretaria generale della Uiltec, il sindacato dei lavoratori del tessile, dell’energia e della chimica, sulla mobilitazione del sindacato contro i provvedimenti messi in campo dal governo. Leggi su adnkronos L'articolo Piras (Uiltec): “Sostenere industria per rinascita Paese, Pnrr fondamentale” proviene da UILTEC. Leggi tutto
  18. Daniela Piras intervista da AdnKronos Guarda l’intervista L'articolo Piras (Uiltec): “Transizione energetica deve passare da gas, centrale per imprese e famiglie” proviene da UILTEC. Leggi tutto
  19. 260 euro la richiesta dei sindacati per il triennio A Bologna nel pomeriggio di oggi, è stata varata dall’assemblea unitaria delle delegate e dei delegati dei tre sindacati di categoria Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil la piattaforma rivendicativa per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro del settore dell’industria della ceramica, piastrelle e materiali refrattari, ceramica sanitaria e stoviglierie che scadrà il prossimo 30 giugno. Il documento sarà immediatamente inviato a Confindustria Ceramica, l’associazione datoriale di categoria, per iniziare il prima possibile la trattativa. Parte economica I sindacati hanno chiesto per gli oltre 25 mila addetti del settore per il triennio 1° luglio 2023 – 30 giugno 2026 un aumento salariale complessivo di euro 260 al livello di inquadramento D.1. Inoltre, è stato richiesto l’incremento delle maggiorazioni relativo al lavoro festivo e lavoro notturno. Parte normativa Per quanto riguarda il miglioramento e l’aggiornamento delle norme contrattuali, le organizzazioni sindacali hanno chiesto nel documento la rivisitazione del sistema classificatorio con l’immediata introduzione di figure professionali, già oggi utilizzate nel ciclo produttivo e non previste nelle declaratorie contrattuali. Sulla formazione si ritiene fondamentale prevedere ore specifiche – durante l’attività lavorativa – dedicate a percorsi per acquisire nuove competenze, anche in tema di salute e sicurezza. Per quanto riguarda i diritti individuali i sindacati chiedono il miglioramento delle norme relative: al congedo per malattie dei figli; permessi parentali; permessi per le vittime di violenza di genere; periodo di comporto per malattie degenerative ed invalidanti. Le Federazioni Nazionali ritengono inoltre necessario valorizzare il welfare contrattuale, previdenziale e sanitario in modo da renderlo generale inclusivo e fruibile da tutti i lavoratori. Uffici stampa Filctem, Femca, Uiltec L'articolo Rinnovo ccnl Ceramiche e Piastrelle. Varata la piattaforma rivendicativa proviene da UILTEC. Leggi tutto
  20. La Segretaria generale della Uiltec nazionale oggi ad Amatrice per celebrare il decennale dalla fondazione dell’organizzazione sindacale Come organizzazione sindacale stiamo affrontando le sfide che il nostro Paese si trova davanti. In particolar modo, con senso di responsabilità e condivisione stiamo dando il nostro contributo ai tanti percorsi di transizione verso cui è indirizzata la comunità nazionale: dalla transizione energetica a quella climatica, dalla transizione digitale a quella manifatturiera. L’economia italiana regge se si appoggia sulla dorsale industriale, ma questa struttura portante al momento ancora non riceve l’attenzione giusta e le risorse necessarie. Siamo fermamente convinti che il Green Deal non debba essere realizzato in modo eccessivamente radicale nei tempi e nella totalità delle scelte indicate dai vertici europei lo scorso febbraio. Noi crediamo nell’importanza della transizione energetica ma è fondamentale che questo percorso non determini ricadute pesanti sulle aziende energivore e di conseguenza impatti negativi sulle condizioni di chi lavora. Crediamo alla scelta della decarbonizzazione per l’industria nazionale, ma per arrivarci occorre puntare nella fase di transizione succitata sull’utilizzo del gas come elemento primario dell’approvvigionamento energetico. Inoltre, abbiamo dato risposte immediate ai lavoratori che rappresentiamo, perché proprio loro, finora stanno hanno pagato per primi la grande crisi e la grande emergenza economica. Proprio il lavoro è il cuore pulsante di una società che non vuole smarrirsi ma che è determinata a ricostruire opportunità reali e durature di crescita civile, economica e sociale. Per questo abbiamo rinnovato i contratti di lavoro garantendo in questo modo salari capaci di coprire le erosioni dovute alle costanti spinte inflattive. In tal modo abbiamo salvato per quanto di nostra competenza il potere di acquisto delle retribuzioni dei lavoratori interessati. E continuiamo a farlo accelerando i tempi dei rinnovi dei contratti ancora in scadenza. Per uscirne a testa alta, occorre ricostruire partendo dalle nostre radici. Per noi del Sindacato è un’esigenza ineludibile. Per gli abitanti di Amatrice lo è altrettanto. Non può esserci futuro senza memoria. Di questo futuro ha bisogno il Paese. Così dopo il tempo della ricostruzione può arrivare quello della rigenerazione vera e propria. Ufficio Stampa Uiltec L'articolo Sindacato; Piras (Uiltec): “Ricostruire e rigenerare in ogni realtà in cui esercitiamo la nostra azione” proviene da UILTEC. Leggi tutto
  21. La Segretaria generale della Uiltec, Daniela Piras, oggi ai lavori dell’Assemblea della Federazione della Gomma-Plastica “Ci vuole una campagna di sensibilizzazione, gestita in modo condiviso dalle parti costituenti, per fare in modo che aumentino le adesioni al fondo negoziale della previdenza. Lo ha detto Daniela Piras, Segretaria generale della Uiltec che oggi è intervenuta a Milano, presso la sala conferenze del Politecnico, nel corso di un dibattito specifico, ai lavori dell’Assemblea pubblica della Federazione della Gomma-Plastica. “Il fondo previdenziale- ha continuanto Piras- presenta rendimenti buoni sul capitale investito, ma è fondamentale prefigurare l’orizzonte del lungo termine per valorizzare al meglio il Tfr investito dall’associato. Il Fondo sanitario si caratterizza per prestazioni e coperture di livello rivolte agli assistiti. Il fatto che, nel fondo suddetto, tutti i costi siano a carico delle imprese, come prevede il testo dell’ultimo Ccnl rinnovato del settore in questione, ha rappresentato una risposta di grande valore negoziale per le relazioni industriali praticate dalle parti. Entrambi i fondi di fatto rappresentano un’oggettiva opportunità per i lavoratori, per poter guardare con fiducia al loro futuro. Compito di sindacato ed imprese è garantire al meglio potenzialità ed opportunità correlate” Ufficio stampa Uiltec L'articolo Industria; Piras: “Nel settore della Gomma-Plastica occorre ampliare la platea degli aderenti al Fondo previdenziale. In quello sanitario siamo riusciti a farlo” proviene da UILTEC. Leggi tutto
  22. Ciao a tutti, sono riuscito a recuperare il vecchio sito che hanno pubblicizzato lo scorso anno, per comprare i vari brand Pirelli, Ferrari, Redbull con lo sconto che abbiamo ancora come dipendenti. Il codice da inserire nel Checkout è sempre: PIRELLICODE22 Sperando di fare cosa gradita l'ho inserito anche nei link della nostra Web app. Saluti Leggi tutto
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    Fondo Gomma Plastica Modulistica: Per scaricare i documenti clicca il pulsante download verde
  24. Dopo cinque anni dall’ultimo rinnovo del contratto aziendale di Gruppo in Marzotto, oggi, nella sede centrale di Valdagno (VI), è stata sottoscritta in via preliminare l’ipotesi di accordo per la parte normativa. Nei prossimi mesi sarà discussa la parte economica, con obiettivi di sito, territorio per territorio. Rispetto ai contenuti finora definiti, l’azienda si è impegnata a integrare del 20% i congedi parentali, a condizione che questi siano presi consecutivamente e senza interruzioni; viene aumentato il periodo massimo di comporto fino a 18 mesi, sui 30 previsti, in caso di patologie gravi; incrementati di ulteriori 2 giorni i permessi per il lutto, sui 3 previsti; aumento di +0,2% della quota a carico delle imprese sulla previdenza complementare; si potrà accedere all’anticipo del TFR per più volte e sarà possibile destinare la parte ante 2007 alla previdenza integrativa con un tetto massimo annuale. In vigenza dell’accordo che durerà per tre anni, è stato dichiarato l’impegno a lavorare sul miglioramento di alcuni istituti già esistenti: inquadramento professionale; garante interno a tutela delle vittime delle molestie di genere; Fondo Ore Erico solidale. Si implementano, infine, i capitoli sulla formazione, sulla sostenibilità ambientale, su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Sulle relazioni industriali e sull’informazione, si valorizza il ruolo degli incontri nazionali, si stabilisce il sistema di competenze della contrattazione. Ora, su quanto firmato, si esprimeranno nelle assemblee le lavoratrici e i lavoratori di tutta Italia. Uffici stampa Filctem, Femca, Uiltec L'articolo Marzotto: sottoscritta l’ipotesi di accordo del contratto aziendale sulla parte normativa proviene da UILTEC. Leggi tutto
  25. La sintesi dell’intervento di Daniela Piras, Segretaria generale della Uiltec alla conferenza di Medio termine di IndustriAll Eu in corso a Salonicco La sostenibilita’ possibile nella transizione energetica Crediamo nell’importanza della transizione enegetica da realizzare ma occorre che il Green Deal non venga realizzato in un modo eccessivamente radicale nei tempi e nelle scelte indicate lo scorso febbraio dai vertici europei. E’ evidente che in questo contesto occorre evitare ricadute pesanti sulle imprese energivore e di conseguenza impatti negativi sulle condizioni di lavoro. Una soluzione adeguata sarebbe quella di affiancare al “Green deal” un “Social deal” per evitare che i costi della transizione gravino sulle condizioni dei lavoratori. Data la premessa come sindacato crediamo che sia possibile andare avanti nel percorso di transizione basato su quattro pilastri fondamentali. Realizzare un contesto normativo semplificato, accesso più veloce ai finanziamenti, migliori competenze e commercio aperto per catene di approvvigionamento resilienti. E’ necessario un quadro normativo utile a facilitare il cambiamento attraverso autorizzazioni semplificate e rapide, progetti strategici e normative che aiutino l’espansione di tali tecnologie, come, per esempio, la riforma dell’assetto del mercato dell’energia elettrica.Le norme a tal riguardo approvate il mese scorso, a nostro parere, non risultano tuttora sufficienti ad evitare speculazioni nel settore specifico. Ci vuole un’accelerazione degli investimenti e dei finanziamenti per la produzione di tecnologie pulite in Europa, per permettere condizioni di parità e semplificare il sistema di concessione degli aiuti da parte degli Stati membri per accelerare la trasformazione. In tal senso e’ fondamentale l’istituzione di un fondo sovrano europeo a cui possano attingere adeguate risorse i Paesi aderenti per fare investimenti a sostegno delle succitate energie pulite. E’ indispensabile il miglioramento delle competenze,necessarie per cogliere le opportunità offerte dalla transizione green. Il 2023 è stato proclamato dalla Commissione Ue “l’anno europeo delle competenze” Infine, bisogna puntare alla cooperazione affinche’ l’UE proseguirà nello sviluppo di accordi di libero scambio e altre forme di collaborazione, nel rispetto dei principi della concorrenza leale e del commercio aperto. Ma per quanto riguarda il nostro Paese non abbiamo dubbi. Bisogna aver chiaro che crediamo al valore della decarbonizzazione dell’industria nazionale, ma per arrivarci occorre basare la fase di transizione finora enunciata sull’uso di gas come elemento strutturale dell’approvvigionamento energetico. Far mancare questi approvvigionamenti energetici alla produzione industriale significa mettere fuori gioco la possibile ripresa economica italiana in un quadro internazionale di difficoltà e di aspra concorrenza. In questo senso dovremo.batterci per mantenere la giusta capacita’ produttiva in ambito industriale, ma soprattutto per mantenere i livelli occupazionale correlati con la tutela dei lavoratori stessi sia dal punto di vista salariale che delle condizioni di sicurezza sul lavoro. L'articolo IndustriAll Eu; Piras (Uiltec): “Rilanciare l’industria sulla base delle competenze e con la forza degli approvvigionamenti energetici” proviene da UILTEC. Leggi tutto
  26. Con questa intesa abbiamo ottenuto un importante avanzamento economico che riesce a cogliere la crescita del gruppo e tutti i vantaggi, se raggiunti gli obiettivi di tassazione agevolata “Con questa intesa abbiamo ottenuto un importante avanzamento economico che riesce a cogliere la crescita del gruppo e tutti i vantaggi, se raggiunti gli obiettivi di tassazione agevolata”: fanno presente i rappresentanti delle tre organizzazioni sindacali nazionali, oggi nella sede di Roma di Valentino Spa, nell’incontro tra le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali e le Rsu di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e la Direzione Aziendale del noto gruppo della moda, per sottoscrivere l’accordo triennale 2023-2025 per la determinazione del premio di risultato di Gruppo per tutte le lavoratrici e lavoratori dei siti italiani dell’area moda. Un’intesa aggiuntiva rispetto agli accordi normativi ed economici precedentemente sottoscritti. A integrazione di quanto sottoscritto lo scorso anno, infatti, sono stati siglati tre accordi ulteriori e migliorativi in appendice a quanto già condiviso. Per il 2023 l’azienda riconoscerà il primo mese di congedo parentale volontario (paternità o maternità) al 100% del salario di riferimento, anziché l’80% di legge, e il secondo mese sarà retribuito all’80% anziché al 30%. Viene inoltre ampliata la fruibilità delle 16 ore di permesso per visite mediche, aggiuntive rispetto ai permessi determinati nel contratto nazionale di lavoro, considerando non solo il tempo visita, ma anche il viaggio di andata e ritorno al lavoro. Infine, viene riconosciuta un’indennità aggiuntiva di 60 euro lordi per ogni giorno di trasferta che renda necessario il pernottamento, per gli eventi di moda o look book. “Come lo scorso anno, gli accordi sottoscritti in Valentino si confermano avanzati e migliorativi, in un quadro di relazioni industriali collaborative che guarda concretamente al benessere del personale e al potere d’acquisto dei salari”, hanno concluso i sindacati. Uffici stampa Filctem, Femca, Uiltec L'articolo Valentino: sottoscritto l’accordo sul premio di risultato proviene da UILTEC. Leggi tutto
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