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  2. Dichiarazione di Daniela Piras, Segretaria generale della Uiltec “Oggi in piazza a Roma insieme ai lavoratori della Sanac e dell’ex Ilva che sono in sciopero. L’inarrestabile calo dell’attività produttiva di Ilva coincide con lo spegnimento delle attività di Sanac. Si tratta di una situazione inaccettabile a cui ci opponiamo, perchè bisogna salvaguardare la capacità produttiva in questione ed i correlati livelli occupazionali. Sanac è un’azienda importante del ‘Made in Italy, fondamentale per la filiera dell’acciaio’ i cui addetti continuano tuttora a stare in cassa integrazione. Siamo in campo per sostenere le loro necessità di continuare a lavorare”. Ufficio Stampa Uiltec L'articolo Industria; Piras (Uiltec): “Oggi in piazza a Roma al fianco dei lavoratori dell’ex Ilva e della Sanac che sono in sciopero” proviene da UILTEC. Leggi tutto
  3. Dichiarazione congiunta di Benedetta Missaglia e Vittorio Caleffi, rispettivamente Segretaria nazionale Uiltec e Segretario regionale Uiltec Emilia Romagna Nell’ incontro del 5 settembre scorso, tenuto presso il ministero delle Imprese e del ‘Made in Italy’ con la presenza, seppure online, della proprietà dell’azienda, è stato convenuto di fissare un nuovo incontro entro il 15 di ottobre, soprattutto a fronte del piano industriale che la proprietà avrebbe dovuto presentare al dicastero medesimo e alle parti sociali. Ad oggi non abbiamo notizie né della convocazione prevista, né della presentazione del piano industriale. Il piano industriale succitato è necessario per garantire l’attività produttiva e i conseguenti livelli occupazionali. La situazione aziendale si sta rapidamente deteriorando, tra l’altro, aggravata dalla mancanza della materia prima necessaria a continuare la produzione. E’ necessario che l’incontro previsto in sede ministeriale venga convocato al più presto. In assenza di un immediato riscontro le lavoratrici e i lavoratori porteranno la protesta in una manifestazione pubblica presso la prefettura di Bologna. Ufficio Stampa Uiltec L'articolo Vertenza “La Perla”; Uiltec nazionale e Uiltec Emilia Romagna: “E’ necessaria la convocazione urgente di un nuovo incontro presso il Ministero delle Imprese e del ‘Made in Italy’ proviene da UILTEC. Leggi tutto
  4. Daniela Piras, Segretaria generale della Uiltec Nazionale, all’Assemblea coi lavoratori tenuta oggi pomeriggio presso il Petrolchimico di Brindisi “L’intero settore industriale nella provincia di Brindisi corre seri rischi dal punto di vista occupazionale e produttivo. Occorre unire in un’unica vertenza da affrontare in sede ministeriale i diversi punti di crisi per scongiurare un effetto domino che metterebbe in ginocchio l’economia della realtà pugliese in questione” Lo ha detto Daniela Piras, Segretaria generale della Uiltec nazionale, nel corso di un’assemblea coi lavoratori, tenuta oggi pomeriggio presso il Petrolchimico di Brindisi. Il riferimento della dirigente sindacale è conseguente alla decisione annunciata dalla società LyondellBasell di dismettere l’impianto multizone denominato P9T, ma anche sulle prospettive incerte del Pp2, altro impianto della suddetta società. Ma le preoccupazioni sindacali sono rivolte pure alla “revisione strategica” annunciata dal Cda di Euroapi, azienda farmaceutica che ha comportato la sospensione degli obiettivi previsti nel triennio 2023-2026. E, poi, la fermata contemporanea di tutti e tre i Gruppi di produzione della Centrale Enel di Cerano. Infine, l’ennesimo segno negativo consecutivo registrato negli ultimi sette mesi dalle aziende brindisine del settore della gomma plastica. Uno scenario di disagi e difficoltà che il sindacato chiede di affrontare con decisione e concretezza. “Riteniamo fondamentale – ha ribadito Piras- l’apertura di un Tavolo per lo Sviluppo per Brindisi presso il dicastero delle Imprese e del ‘Made in Italy’, utile a sensibilizzare prima di tutto LyondellBasell affinchè trovi investimenti sostitutivi nella logica prospettica di economia circolare utili a consentire l’auspicato salvataggio occupazionale ed il mantenimento dei livelli produttivi. Il medesimo Tavolo potrebbe collegare al succitato interessamento anche le vicende relative alle questioni di Euroapi, dell’Enel di Cerano, del settore brindisino della gomma-plastica. In tal senso si metterebbe in piedi una vertenza complessiva di un territorio finora a vocazione industriale, ma che inizia a soffrire i disagi di prospettive diverse e assai critiche per le sorti dell’economia locale” Ufficio Stampa Uiltec L'articolo Industria; Piras (Uiltec): “Apertura di un Tavolo di Sviluppo per il territorio di Brindisi che unifichi le diverse vertenze industriali in atto” proviene da UILTEC. Leggi tutto
  5. La storia dei paradossi italiani si ripete e Sanac di paradossi ne rappresenta molti. A sei mesi dal tavolo ministeriale tutto tace: degli ordini da parte di Acciaierie D’Italia nemmeno l’ombra e il bando di vendita resta fermo al MIMIT in attesa di pubblicazione. Il tempo passa, l’esborso di risorse pubbliche aumenta e il Governo cosa fa?? Resta a guardare? L’immobilismo sta portando al depauperamento delle capacità produttive e del capitale umano: lavoratori altamente qualificati. Sanac è un’azienda fiore all’occhiello del Made in Italy, fondamentale per la filiera dell’acciaio. L’A.D. di Acciaierie D’Italia sceglie di reperire i materiali refrattari all’estero, spendendo moltissimo per gli approvvigionamenti; nel frattempo la cassa integrazione per i lavoratori di Sanac continua e con essa si perdono ulteriori risorse pubbliche. Ci domandiamo perché non venga esercitato il ruolo del Governo all’interno di Acciaierie D’Italia tramite Invitalia e vogliamo risposte rispetto questo quesito, rispetto gli ordini, rispetto al bando. Dall’invio della richiesta urgente di riconvocazione del tavolo ministeriale, era il 7 settembre u.s., non abbiamo ancora avuto riscontri. Per tutti i motivi suddetti FILCTEM CGIL e UILTEC UIL insieme al Coordinamento Sanac saremo venerdì 20 ottobre p.v. sotto Palazzo Chigi con i sindacati dei Metalmeccanici e delle altre organizzazioni sindacali che rappresentano le aziende dell’indotto. Il lento spegnimento di Ilva coincide con lo spegnimento delle attività di Sanac: questo non lo possiamo permettere e faremo di tutto affinché non avvenga!!! Ufficio Stampa Uiltec Scarica il comunicato Uiltec L'articolo Sanac; il governo lascia campo libero alle scelte scellerate dell’a.d. di Acciaierie d’Italia proviene da UILTEC. Leggi tutto
  6. Daniela Piras, Segretaria generale Uiltec, è intervenuta oggi al dibattito del seminario residenziale del Comitato permanente sindacale di Federchimica, in corso da ieri a Stresa “La sostenibilità è un obiettivo ambizioso, molto complesso, e la chimica possiede le conoscenze, l’esperienza in grandi progetti e la cultura per lavorare in questa direzione. Per questo è in grado di fare di più. In questo senso la chimica può contare sull’apporto reale del sindacato. Significa una comune volontà di accompagnare in modo partecipativo un processo di riconversione giudicato ormai inevitabile, avendo cura delle relative implicazioni sui lavoratori soprattutto in termini di occupazione, formazione e salute e sicurezza”. Lo ha detto Daniela Piras, Segretaria generale della Uiltec, nel corso del dibattito finale del seminario residenziale del Comitato permanente sindacale di Federchimica, concluso oggi pomeriggio nella sala conferenze dell’Hotel Bristol a Stresa, in provincia di Verbano-Cusio-Ossola. Nel seminario in questione dirigenti della parte datoriale e di quella sindacale, esperti di settore e docenti universitari hanno affrontato i temi delle competenze, dei fabbisogni formativi, dell’inclusione sociale e della parità di genere. “Il settore della chimica – ha ribadito Piras- è fondamentale per raggiungere gli obiettivi del ‘Green Deal’ europeo e per questo ruolo strategico abbisogna di risorse certe sia dall’ambito comunitario che dalla Legge di bilancio nazionale. Si tratta di fare scelte di innovazione tecnologica rivolte alle produzioni, ma anche di ridefinire le competenze necessarie ai lavoratori nel percorso di transizione digitale ed ecologica. Mettere in campo questa sinergia virtuosa significa migliorare l’efficienza e generare valore; garantire la soddisfazione dei bisogni alle generazioni future; valorizzare le persone che rappresentano il cuore del sistema produttivo. Il sindacato ha dato prova di responsabilità e continuerà a farlo per garantire un equo equilibrio, nel processo di transizione in atto, tra capitale, lavoro e conoscenza. E’ il valido contributo che le parti possono dare alla crescita del Paese dal punto di vista economico e da quello sociale. Proprio il settore chimico, anche grazie al buon livello di relazioni industriali in itinere da tempo, rappresenta una consolidata esperienza di buone pratiche condivise in grado di rafforzare un circuito strutturale tra ambiente, crescita e benessere con i risultati di altissimo rilievo del contesto manifatturiera in tutti gli ambiti della sostenibilità. E’ una realtà che rappresenta speranza per il futuro” Ufficio Stampa Uiltec L'articolo Industria; Piras: “Il sindacato impegnato a garantire nel settore chimico un equo equilibrio tra capitale, lavoro e conoscenza” proviene da UILTEC. Leggi tutto
  7. La Segretaria generale della Uiltec, Daniela Piras, ha aperto i lavori del Consiglio nazionale dell’organizzazione sindacale a Rimini Riteniamo che la Nota di aggiornamento del Documento economico finanziario, presentata dal governo la scorsa settimana, non aiuti adeguatamente il Paese a sostenere il ruolo che gli compete nell’ambito comunitario. In senso lato mancano adeguate risorse per sostenere le tante riforme annunciate e le stesse risorse dovrebbero essere selezionate in modo diverso e migliore rispetto agli obiettivi prefissati “Riteniamo che la Nota di aggiornamento del Documento economico finanziario, presentata dal governo la scorsa settimana, non aiuti adeguatamente il Paese a sostenere il ruolo che gli compete nell’ambito comunitario. In senso lato mancano adeguate risorse per sostenere le tante riforme annunciate e le stesse risorse dovrebbero essere selezionate in modo diverso e migliore rispetto agli obiettivi prefissati”. Lo ha detto Daniela Piras, Segretaria generale della Uiltec nazionale, nell’intervento di apertura ai lavori del Consiglio nazionale dell’organizzazione in corso a Rimini. “Nello specifico- ha continuato Piras- ci riserviamo di analizzare in modo capillare e specifico gli orientamenti del Nadef per intervenire con proposte mirare e suggerimenti idonei, utili al rilancio industriale dell’economia nazionale e delle tutele sociali correlate. I tempi sono risicati per compiere questa azione responsabile, dato che l’esecutivo a metà ottobre invierà a Bruxelles la ‘ratio’ ufficiale della manovra economica e nell’ultima decade dello stesso mese di ottobre renderà pubblici i contenuti della nuova Legge di bilancio. Tempi, stretti, dunque. Ecco, perché fin d’ora indichiamo alcuni punti da supportare in modo condiviso e partecipato. Sarà fondamentale interagire con i programmi dell’Unione Europea a sostegno dell’occupazione e delle trasformazioni produttive come il ‘Just Transition Fund’, provvedimento UE che ha individuato nel Sulcis e nella zona di Taranto i due comprensori italiani da sostenere per i programmi di riconversione industriale e di coesione sociale, non dovrà rimanere l’unico strumento di finanziamento destinato a questi interventi. Una gestione equilibrata della transizione ecologico-energetica potrà avere successo, se basata su solidi impegni di politiche attive del lavoro, come investimenti in settori innovativi e in sviluppo, programmi di formazione per i lavoratori, ma anche con impegni del decisore pubblico al finanziamento di ammortizzatori sociali dedicati a questi specifici interventi”. Per la Segretaria generale della organizzazione sindacale dei lavoratori dei settori tessile, dell’energia e della chimica, c’è molto da fare, ma c’è da avere fiducia: “La Uiltec nell’ultimo decennio ha rappresentato uno spazio di azione sindacale che ha ridato fiducia a lavoratori e alla produzione di centinaia di imprese. Nuove generazioni di addetti attendono i risultati del nostro fare sindacale. Saremo in grado di rispondere alle loro attese e così facendo non potremo che crescere sempre di più”. Ufficio Stampa Uiltec L'articolo Manovra; Piras: “Numeri del Nadef ci preoccupano. Ci vogliono azioni mirate e risorse idonee per sostenere il rilancio industriale del Paese” proviene da UILTEC. Leggi tutto
  8. Comunicato stampa Da sempre lavoratori dell’industria, da 10 anni siamo la Uiltec “Da sempre lavoratori dell’industria, da 10 anni siamo la Uiltec”. E’ lo slogan che campeggia sul manifesto della Uiltec nazionale che il 2 e 3 ottobre a Rimini celebrerà il decennale della fondazione. Infatti, il sindacato in questione fu costituito nel 2013 con la fusione tra la Uilcem (Unione Italiana Lavoratori della Chimica Energia e Manifatturiero) e la Uilta (Unione Italiana Lavoratori del Tessile e Abbigliamento). Sul manifesto succitato risultano i principali comparti del settore industriale di pertinenza sindacale come quelli della chimica, della manifattura, del ‘made in Italy’, dell’energia. I lavori avranno inizio alle ore 15.00 di lunedì 2 ottobre, presso lo Sporting Hotel di Rimini (in via A. Vespucci, 20) con i saluti d’apertura di Daniela Piras, Segretaria generale della Uiltec; a seguire, fino alle ore 18.00 una serie di testimonianze sul decennale dell’organizzazione sindacale, moderate dal giornalista Antonello Di Mario. Il giorno dopo, presso la sala conferenze dello stesso albergo, si svolgerà il Consiglio nazionale della Uiltec, caratterizzato dalla relazione, prevista dalle ore 9.30, della Segretaria generale del sindacato dei lavoratori tessili, dell’energia e della chimica,Daniela Piras, e dalle conclusioni del Segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri (previste dalle ore 12.30). Ufficio Stampa Uiltec L'articolo Il 2 e 3 ottobre a Rimini la celebrazione del decennale della Uiltec nazionale proviene da UILTEC. Leggi tutto
  9. Dichiarazione di Marco Panto’, Segretario nazionale della Uiltec Salvo proroghe governative, a breve il mercato tutelato dell’elettrico e dell’energia verrà sostituito da quello libero, con tanta confusione e preoccupazioni dei clienti. Ancora una volta, si vogliono liberalizzare i servizi essenziali, invece di prevedere tutela,soprattutto, per le famiglie. Si lascia alle varie aziende commerciali di effettuare offerte irrinunciabili. La stima prevede che si tratterà di un incremento nelle bollette di circa 1000 euro annui, in momento dove inflazione e costo della vita aumentano in modo notevole. La UILTEC UIL esprime preoccupazione per tutte le lavoratrici e lavoratori di questa filiera commerciale delle aziende del settore Elettrico e Energia che saranno sottoposti a continue riorganizzazioni figlie dei budget e non più di professionalità e standard di qualità. La UILTEC-UIL ritiene nella incertezza degli investimenti per la transizione energetica, di rinviare e rivedere con regole certe e non solo competitive, le modalità del fine mercato tutelato. UILTEC-UIL al fianco delle lavoratrici e lavoratori dell energia e delle persone. Ufficio Stampa Uiltec L'articolo Energia; Panto’: “Col mercato libero dell’elettrico e dell’energia, tutelare i consumatori” proviene da UILTEC. Leggi tutto
  10. Daniela Piras, segretaria generale della Uiltec, oggi a Milano ha concluso i lavori del Consiglio regionale del sindacato dei lavoratori tessili, chimici e dell’energia Il 2 e 3 ottobre prossimi celebreremo a Rimini il decennale della Uiltec che a nostro giudizio ha tutte le potenzialità per essere una delle categorie propulsive del sindacato, in una fase come quella attuale di transizione energetica e di passaggio ad un’economia effettivamente sostenibile “Il 2 e 3 ottobre prossimi celebreremo a Rimini il decennale della Uiltec che a nostro giudizio ha tutte le potenzialità per essere una delle categorie propulsive del sindacato, in una fase come quella attuale di transizione energetica e di passaggio ad un’economia effettivamente sostenibile” Lo ha detto Daniela Piras, Segretaria generale della Uiltec, che oggi ha concluso i lavori del Consiglio regionale della Lombardia del sindacato che guida da circa un anno. “In questi dieci anni – ha sottolineato la leader sindacale- abbiamo tenuto alto l’orgoglio di appartenenza ad una grande organizzazione sindacale ed abbiamo tutelato diritti ed interessi dei lavoratori iscritti ed operanti nei settori di nostra competenza. Lo abbiamo fatto in un periodo che ha scontato un biennio di crisi pandemica e le conseguenze di una crisi di guerra alle porte dell’Europa tra Russia ed Ucraina. Abbiamo dato il nostro meglio per quanto concerne l’agire sindacale e la rappresentanza dei lavoratori. La Uiltec con determinazione e tenacia ha proseguito con le sue numerose e diverse attività, sia in materia contrattuale, sia nelle relazioni industriali che hanno dimostrato di essere molto coerenti e funzionali con la situazione attuale economica e sociale: una stagione che ha visto la presentazione di numerose piattaforme contrattuali significative, e la firma di tutti i contratti di nostra pertinenza, a partire dai rinnovi economici e quelli normativi. In questo senso la Uiltec presenta tutte le potenzialità per crescere ulteriormente come consistenza organizzativa e come qualità politica, un trend rappresentato dai risultati dei rinnovi Rsu nelle aziende in tutto il territorio nazionale. Ma per farlo è necessario un dialogo costante ed un serio confronto con aziende ed istituzioni. E’ il rapporto col governo a preoccuparci particolarmente. Siamo giunti alla prova della verità ed il governo ha scoperto le carte. Mantenere tutte le promesse della campagna elettorale risulta troppo costoso. Per accogliere le richieste dei ministeri, messe per iscritto nei giorni scorsi, il dicastero dell’Economia e Finanza dovrebbe trovare almeno quaranta miliardi di euro. La coperta è corta, Si rischiano tagli non solo all’industria, ma alle politiche culturale e dell’istruzione. Così il Paese rischia una futura classe dirigente impreparata, inadeguata, incapace di utilizzare al meglio le risorse comunitarie. Per quanto ci riguarda continueremo a sostenere la necessità di aumentare i salari perché la ripresa passa anche attraverso l’aumento dei consumi: si darà così anche alle imprese che producono per il nostro territorio la possibilità di riprendersi. In questo senso è fondamentale il confronto con il Governo che misureremo proprio sui fatti concreti. Ad oggi, ci sono alcuni punti su cui ci sono grandi distanze: il lavoro, la riforma fiscale e quella delle pensioni sono tutti temi su cui si era avviata una discussione, che non ci ha trovati soddisfatti. Il confronto tra le parti sulla manovra è di vitale importanza, dato che bisognerà valutare gli aggiornamenti degli obiettivi programmatici di finanza pubblica. Il limite invalicabile è a breve: entro il 20 ottobre conosceremo i dettagli del Bilancio dello Stato. Ecco perché bisogna continuare a far sentire la propria voce a chi governa. Siamo profondamente interessati a tutto ciò che riguarda le scelte di politica industriale concernenti i settori di nostra competenza come quelli energetici, del tessile e della moda, del chimico e farmaceutico, del manifatturiero. Soprattutto la fase di transizione energetica deve basarsi su passaggi che favoriscano una produzione industriale sostenibile, ma soprattutto una tutela sociale comune e condivisa. E’ bene discutere nella logica del ‘Green deal’ ma e’ necessario farlo partendo dalle fondamenta di un ‘Social deal’ adeguato. Il sindacato da sempre, e mai come ora, risulta impegnato a valutare, monitorare, approfondire le tecnologie e normative, nazionali e comunitarie, connesse al Piano Industriale Verde dell’Unione Europea. In tale prospettiva risulta fondamentale il contributo della parte sociale che rappresentiamo, da esprimere nelle indicazioni riguardanti gli aggiornamenti del Pniec e del Pnrr. Ci siamo dotati di un apposito comitato di esperti ed economisti per svolgere al meglio questa funzione. La nostra idea di transizione energetica continua ad essere quella che passa attraverso l’utilizzo del gas. Ci vuole la costruzione di nuovi rigassificatori in ambito nazionale che costituiscono le giuste infrastrutture dove utilizzare il gas liquefatto che dobbiamo far arrivare dall’estero prima possibile Ci vogliono carburanti a basso impatto ambientale ed occorre valorizzare il contributo energetico delle fonti fossili. Infine, bisogna ampliare la platea delle energie rinnovabili per la generazione elettrica, dato che l’attuale modello tiene conto quasi esclusivamente della produzione di energie solare ed eolica. Insomma, tutto possiamo fare, ma non stare a guardare”. Il sindacato della Uiltec si candida ad avere un ruolo fondamentale del percorso di transizione energetica. “Siamo pronti –ha concluso Piras- a sostenere questa transizione, dal passaggio dell’uso del carbone fossile a quello dell’idrogeno verde, ma non si va da alcuna parte se non si ricorre all’uso del gas. Ravenna è destinata a diventare il principale hub tra Europa e mediterraneo della cattura e dello stoccaggio del carbonio, ma manca un quadro normativo che garantisca, dopo la raccolta, la reimmissione nei giacimenti esausti utili allo stoccaggio. Un altro esempio è la costruzione del rigassificatore di Porto Empedocle, in Sicilia, ma non basta l’inserimento dell’opera nel Pniec da parte del ministero dell’Ambiente. Si tratta di una struttura che va sostenuta adeguatamente nel corso della intera realizzazione. In questo senso il governo deve fare la sua parte, affinchè la transizione energetica possa basarsi sul sostegno ad infrastrutture materiali ed immateriali, in modo da garantire le produzioni industriali che servono all’economia nazionale”. Ufficio Stampa Uiltec L'articolo Industria; Piras: “Il 2 e 3 ottobre prossimi celebreremo a Rimini il decennale del nostro sindacato. Sempre più vicini alle persone che lavorano” proviene da UILTEC. Leggi tutto
  11. Daniela Piras, Segretaria generale della Uiltec, ha concluso i lavori del Consiglio regionale Uiltec del Lazio Tra una settimana con la presentazione del Nadef avremo la prova della verità sulle risorse disponibili per gli investimenti industriali. Siamo preoccupati “Tra una settimana con la presentazione del Nadef avremo la prova della verità sulle risorse disponibili per gli investimenti industriali. Siamo preoccupati”. Lo ha detto Daniela Piras, Segretaria generale della Uiltec, ha concluso i lavori, oggi a Roma,del Consiglio regionale Uiltec del Lazio. “L’industria -ha sottolineato Piras- rappresenta la spina dorsale dell’economia nazionale ed i settori di nostra competenza, come la chimica, il ‘made in Italy’, l’energia, la manifattura, costituiscono le strutture portanti della crescita nella attuale fase di transizione energetica. Mancano risposte precise al riguardo e le anticipazioni sulla difficoltà a reperire risorse sulla manovra ci mettono in allarme. Il peso dell’inflazione a livello continentale e le incertezze sulla modifica del patto di stabilità pesano sulla prospettiva delle scelte industriali. Il governo deve sostenere l’industria ed il sindacato ha la responsabilità di avanzare proposte precise a tal riguardo sia in ambito finanziario che del quadro normativo di supporto. Rispetto ai quaranta miliardi di euro, necessari al bilancio complessivo, al momento il dicastero dell’Economia e Finanze fatica a trovarne la metà. Per discutere su come fare il tempo è breve e la coperta è corta. A fine ottobre i numeri del Bilancio dello Stato saranno ufficiali. E’ necessario che le parti pongano in essere un confronto vero per orientare i contenuti del Pnrr, del Pniec e della stessa manovra economica”. La leader della Uiltec ha indicato una serie di esempi concreti in campo energetico: “Siamo pronti –ha ribadito- a sostenere il percorso della transizione energetica, dal passaggio dell’uso del carbone fossile a quello dell’idrogeno verde, ma non si va da alcuna parte se non si ricorre all’uso del gas. Ravenna è destinata a diventare il principale hub tra Europa e Mediterraneo della cattura e dello stoccaggio del carbonio, ma manca un quadro normativo che garantisca, dopo la raccolta, la reimmissione nei giacimenti esausti utili allo stoccaggio. Un altro esempio di rilievo, è che l’Enel sosterrà la costruzione del rigassificatore di Porto Empedocle, in Sicilia,ma non basta l’inserimento dell’opera nel Pniec da parte del ministero dell’Ambiente, ma va sostenuta adeguatamente anche nel corso della intera realizzazione. In questo senso il governo deve fare la sua parte, affinchè la transizione energetica possa basarsi sul sostegno ad infrastrutture materiali ed immateriali, in modo garantire produzioni industriali e condizioni economiche correlate. Porto Empedocle e anche il progetto del rigassificatore di Gioia Tauro possono rappresentare un giusto volano di sviluppo per il Mezzogiorno insieme al completamento della dorsale adriatica del sistema dei gasdotti”. Piras ha annunciato che il decennale della nascita della Uiltec sarà celebrato a Rimini i prossimi 2 e 3 ottobre: “Siamo – ha ricordato- un sindacato che ha lo scopo principale di rinnovare i contratti di lavoro e garantire dal punto di vista normativo ed economico gli addetti dei lavoratori impegnati nei settori di nostra competenza. In questo senso desideriamo avvicinare il nostro fare alle esigenze di chi lavora, accorciando ogni distanza. Siamo favorevoli al ‘Green deal’, ma non si va da nessuna parte se non lo si accompagna con un ‘Social deal’ che proceda di pari passo” Ufficio Stampa Uiltec L'articolo Manovra; Piras: “Tra una settimana con la presentazione del Nadef avremo la prova della verità sulle risorse disponibili per gli investimenti industriali. Siamo preoccupati” proviene da UILTEC. Leggi tutto
  12. Dichiarazione di Daniela Piras, Segretaria generale Uiltec E’ ora di dire basta a questa vera e propria guerra che non è degna di un Paese civile “Ancora morti sul lavoro. Tre vittime alla Sabino Esplodenti in provincia di Chieti. Cordoglio alle famiglie e indignazione per la tragedia. Occorre far di più per prevenzione e sicurezza”. Lo ha dichiarato Daniela Piras, segretaria generale della Uiltec dopo la deflagrazione che ha causato tre decessi a Casalbordino in provincia di Chieti in una fabbrica che smaltisce e recupera polvere da sparo da bonifiche. Gli inquirenti stanno accertando le cause dell’incidente. “E’ ora di dire basta- ha continuato Piras- a questa vera e propria guerra che non è degna di un Paese civile” L'articolo Sicurezza; Piras: “Ancora morti sul lavoro. Tre vittime alla Sabino Esplodenti in provincia di Chieti. Cordoglio alle famiglie e indignazione per la tragedia. Occorre far di più per prevenzione e sicurezza” proviene da UILTEC. Leggi tutto
  13. Daniela Piras, Segretaria generale della Uiltec, oggi è intervenuta ai lavori del Cae della Saipem a Bucarest (Romania) “Crediamo fermamente negli obiettivi posti nel percorso della transizione energetica, ma il “Green deal’ deve accompagnarsi ad un ‘Social deal’, perché il lavoro va tutelato in questa fase di passaggio. E la stessa produzione deve contare su processi coerenti e condivisi, in quanto è necessario un quadro normativo e finanziario di supporto alle scelte che le aziende stanno ponendo in essere nella medesima fase” Lo ha detto Daniela Piras, Segretaria generale della Uiltec, oggi a Bucarest, nel corso dei lavori del Comitato aziendale europeo della Saipem, “azienda -ha sottolineato- che è una delle eccellenze della tecnologia italiana” “Saipem – ha continuato la leader della Uiltec- ha affrontato la gravità del ‘profit warning’ del gennaio scorso con azioni che hanno consentito di riprendere a progettare, costruite e remunerare il lavoro di tutti gli addetti della società stessa. Le attività core del gruppo sono tutte improntate a sostenere la transizione energetica ed ecologica pur senza dimenticare la presenza storica nel settore dello ‘oil&gas’. Restiamo convinti che il gas debba costituire il vettore energetico di passaggio a forme di energia alternativa. E’ fondamentale che si determini una concreta condivisione a livello europeo fra azienda e sindacato basata su strategie utili a governare e gestire il cambiamento in atto. In tale contesto il sindacato IndustriAll dovrà essere sempre più un soggetto di riferimento fondamentale. Ma tutto ciò deve essere inserito in un processo partecipato, costruito e condiviso anche con i lavoratori e con il loro sindacato di riferimento. E’ importante riconoscere ogni forma di differenza e diversità. In tal senso, abbiamo codificato sia il rispetto dei temi di genere che la costruzione di un processo di confronto paritetico fra azienda e sindacato che ha valorizzato questi aspetti. Il sistema partecipativo è fondamentale nelle relazioni industriali, ma può rivelarsi strategico nella realizzazione di una transizione energetica equa e giusta”. Ufficio Stampa Uiltec L'articolo Industria; Piras: “Ci vuole un ‘Green deal’ che proceda di pari passo con un ‘Social deal’ per attuare una transizione energetica equa e giusta” proviene da UILTEC. Leggi tutto
  14. Comunicato unitario Lyondell Basell Si è svolto oggi, 5 settembre 2023, convocato d’urgenza il Coordinamento Sindacale Lyondell Basell dove alla presenza del Presidente del Gruppo Ing. Mei e l’HR Gabriella Bazzana, ci è stata comunicata la decisione, presa direttamente dal Board, di chiudere uno dei due impianti presenti nel polo chimico di Brindisi denominato P9T coinvolgendo 47 lavoratori. Questa decisione scellerata e inaccettabile ci è stata comunicata con modalità a dir poco paradossali sia nella celerità’ dei tempi, sia con la scelta di comunicarla in contemporanea all’incontro sindacale nazionale con una assemblea generale aziendale a tutti i lavoratori alla presenza dell’AD Ing. Rotini. Questo atteggiamento appare provocatorio e lesivo delle relazioni sindacali che sono alla base di un confronto costruttivo, e fa iniziare questa vertenza sotto il peggiore degli auspici. Le giustificazioni dichiarate dall’ Azienda per sostenere questa decisione appaiono quantomeno generiche come la mancanza di monomero, i costi energetici e la distanza dai mercati oltre alla tecnologia impiegata, giudicata obsoleta e poco efficiente, tutte considerazioni che appaiono come facili alibi per un disimpegno sul territorio di Brindisi e più’ in generale sulla presenza del gruppo nel nostro paese. Noi rigettiamo con forza queste decisioni e richiediamo il mantenimento in esercizio dell’impianto P9T, elemento indispensabile per non disperdere anni di duro lavoro e professionalità di livello altissimo. Lyondel Basell è un’azienda fondamentale nel panorama della chimica di base e specialistica del nostro Paese e un suo disimpegno significherebbe un ulteriore indebolimento della filiera chimica italiana. È per questo che ci attiveremo fin da subito per coinvolgere Governo e MiMit in questa vertenza che deve essere oggetto di massima attenzione soprattutto alla luce delle iniziative di sviluppo delle politiche industriali sul settore che il Governo dichiara da mesi di voler portare avanti con la convocazione dei tavoli settoriali in cui quello della chimica ricopre un ruolo strategico. Pertanto, a sostegno delle nostre richieste e dell’inizio della vertenza dichiariamo fin da subito lo stato di agitazione con il blocco degli straordinari su tutto il gruppo Lyondell Basell, iniziative che verranno ulteriormente rafforzate dalle decisioni che si caratterizzeranno sul territorio di Brindisi e che troveranno pieno sostegno da parte del Coordinamento Nazionale. Inizia oggi una lunga vertenza nella quale non lasceremo nulla di intentato che assieme alla continuità’ produttiva dovrà’ prevedere la massima protezione delle persone e la massima temuta occupazionale in un territorio già’ profondamente colpito da chiusure e deindustrializzazione. È una vertenza quindi che, oltre alla difesa degli assetti occupazionali deve affrontare anche il futuro stesso dello stabilimento di Brindisi. Le Segreterie nazionali Filctem, Femca, Uiltec Scarica il comunicato unitario L'articolo La chiusura dell’impianto P9T di Brindisi è scellerata e inaccettabile! proviene da UILTEC. Leggi tutto
  15. La leader della Uiltec, Daniela Piras, al Consiglio territoriale della Uiltec Piemonte Sintesi delle conclusioni Siamo alla prova della verità ed il governo deve scoprire le carte. Ora bisogna vedere quello che c’è dietro le tante enunciazioni riguardanti in particolar modo il lavoro e la produzione. Ora è il tempo delle scelte che devono trovare il consenso del sindacato attraverso in confronto serio ed articolato. Tutto sarà piu’ chiaro con la nota di aggiornamento al Def che verrà presentata a fine settembre. Per accogliere le richieste dei ministeri, messe per iscritto nei giorni scorsi, il dicastero dell’Economia e Finanza dovrebbe trovare almeno quaranta miliardi di euro. Al momento ne ha sei. La coperta è corta, quindi. Si rischiano tagli non solo all’industria, ma alle politiche culturale e dell’istruzione. Così il Paese rischia una futura classe dirigente impreparata, inadeguata, incapace di utilizzare al meglio le risorse comunitarie. Per noi è fondamentale il confronto con il Governo che misureremo propri sui fatti concreti a partire dalle prospettive indicate nella nota di aggiornamento al Def. A questo documento seguirà il varo della legge di Bilancio, entro il 20 ottobre. Questo passaggio costituirà proprio il momento finale della verità Ed in questo contesto il sindacato deve trovare il giusto spazio per far sentire la propria voce a chi governa. Siamo profondamente interessati a tutto ciò che riguarda le scelte di politica industriale concernenti i settori di nostra competenza come quelli energetici, del tessile e della moda, del chimico e farmaceutico, del manifatturiero. Soprattutto la fase di transizione energetica dovrà basarsi su passaggi che favoriscano una produzione industriale sostenibile, ma soprattutto una tutela sociale comune e condivisa. E’ bene discuterà nella logica del ‘Green deal’ ma e’ necessario farlo partendo dalle fondamenta di un ‘Social deal’ adeguato. Il sindacato da sempre, e mai come ora, risulta impegnato a valutare, monitorare, approfondire le tecnologie e normative, nazionali e comunitarie, connesse al Piano Industriale Verde dell’Unione Europea. In tale prospettiva risulta strutturale il contributo della parte sociale che rappresentiamo, nelle indicazioni riguardanti gli aggiornamenti del Pniec e del Pnrr. Ci siamo dotati di un apposito comitato di esperti ed economisti per svolgere al meglio questa funzione. La nostra idea di transizione energetica continua ad essere quella che passa attraverso l’utilizzo del gas. Ci vuole la costruzione di nuovi rigassificatori in ambito nazionale che costituiscono le giuste infrastrutture dove rigassificare il gas liquefatto che dobbiamo far arrivare dall’estero prima possibile Ci vogliono carburanti a basso impatto ambientale, infine, bisogna ampliare la platea delle energie rinnovabili per la generazione elettrica, dato che l’attuale modello tiene conto quasi esclusivamente della produzione di energie solare ed eolica. Ufficio Stampa Uiltec L'articolo Piras: “Governo si confronti col sindacato anche sulle politiche industriali” proviene da UILTEC. Leggi tutto
  16. Comunicato stampa unitario È ora di passare dalle parole ai fatti riteniamo importanti alcuni interventi nel DdL Made in Italy, come il fondo sovrano correlato a sostegno delle filiere del tessile che indica misure di sostegno per istruzione e formazione, promozione e tutela del Made in Italy e Lotta alla contraffazione Nel pomeriggio di oggi Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil hanno preso parte al Tavolo della Moda convocato dal ministro Adolfo Urso presso il dicastero delle Imprese e del Made in Italy. Alla riunione hanno anche partecipato i rappresentanti dei Ministeri dell’Ambiente e della Cultura, le Associazioni imprenditoriali di categoria. L’incontro in questione segue l’ultimo tenutosi lo scorso 23 gennaio. Di fatto, nel contesto odierno, abbiamo ribadito le richieste già avanzate nelle precedenti occasioni: l’avvio, sempre in sede ministeriale, di specifici tavoli tematici per rendere concreto ed esecutivo il lavoro svolto dalle parti sociali, a partire da quanto inserito nei CCNL di riferimento e già presentato al Governo; l’applicazione delle norme a tutela della prevenzione e sicurezza sul lavoro; politiche contro la concorrenza sleale e i fenomeni di dumping contrattuale; il rafforzamento delle politiche di reshoring, affinché le aziende italiane riportino all’interno del perimetro nazionale le loro produzioni tuttora all’estero; la necessità di risorse certe a favore della formazione tecnica e professionale, utilizzando al meglio quanto disponibile anche nel Fondo Nuove Competenze e nei Fondi Interprofessionali; il sostegno a favore del lavoro femminile e delle misure di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. “È ora di passare dalle parole ai fatti – affermano le segreterie nazionali di Filctem, Femca, Uiltec al termine dell’incontro – riteniamo importanti alcuni interventi nel DdL Made in Italy, come il fondo sovrano correlato a sostegno delle filiere del tessile che indica misure di sostegno per istruzione e formazione, promozione e tutela del Made in Italy e Lotta alla contraffazione. Tuttavia, riteniamo che occorra aumentare le risorse a disposizione e che non sia più rimandabile affrontare le altre questioni urgenti che attendono una immediata risposta da parte del Governo, come quella del reshoring, della prevenzione e sicurezza sul lavoro, del sostegno al lavoro femminile”: hanno ribadito le segreterie nazionali di Filctem, Femca, Uiltec al termine dell’incontro ministeriale. Uffici stampa Filctem, Femca, Uiltec L'articolo Moda, Tavolo al MiMit. Filctem, Femca, Uiltec: “Si passi dall’ascolto all’azione” proviene da UILTEC. Leggi tutto
  17. Dichiarazione di Daniela Piras, Segretaria generale della Uiltec Esiste la concreta esigenza che il gruppo Glencore presenti un piano industriale riguardante il futuro dei siti di sua proprietà a Portovesme e San Gavino in Sardegna. Non si può cessare la produzione di piombo e zinco in Italia quando l’approvvigionamento di queste materie prime è fondamentale in ogni Paese ed è richiesto dai mercati. Occorre fare chiarezza per dare una risposta produttiva ed occupazionale in tal senso che il Paese, e nello specifico la regione sarda, attendono da tempo. Ufficio Stampa Uiltec L'articolo Industria; Piras: “Glencore presenti piano industriale per siti di Portovesme e San Gavino in Sardegna” proviene da UILTEC. Leggi tutto
  18. Agenzia Giornalistica Italia “L’Eurallumina ha una procedura per il rilascio del Paur con la Regione Sardegna a cui è legato un piano di investimenti di circa 300 milioni di euro e il coinvolgimento di 1.500 lavoratrici e lavoratori; è necessario che da parte delle istituzioni – Regione e governo – ci sia la massima celerità affinché tutto si possa risolvere velocemente definendo tempi e modalità per far arrivare il gas in Sardegna, condizione indispensabile per far ripartire le produzioni”. Lo dichiarano, in una nota congiunta, i segretari territoriali del Sulcis-Iglesiente di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, Emanuele Madeddu, Vincenzo Lai e Pierluigi Loi, a proposito dello stabilimento di allumina di proprietà della russa Rusal nella zona industriale di Portovesme (Sulcis), i cui impianti sono fermi dal marzo 2009. Il congelamento dei conti, disposto fra i provvedimenti contro la Russia per la guerra in Ucraina, seguito dalla riattivazione, dopo il ricorso della Rusal, ha preoccupato i sindacati. “Il blocco ai conti, poi revocato, avrebbe potuto avere una conseguenza devastante per l’attivita’ che l’azienda compie a Portovesme, per i lavoratori e per le imprese che continuano a lavorare, oltre che per l’ambiente”, sostengono i sindacalisti. “Attualmente sono al lavoro gli operai impegnati nei cantieri che si occupano della bonifica della falda. Una fermata degli impianti non potrebbe che provocare un disastro ambientale. Per questo motivo ribadiamo che è necessario che a questa situazione che rischia di essere sempre più drammatica si trovi una soluzione immediata”. “Avere i conti bloccati, per un’azienda che negli anni ha sempre investito in Sardegna, è un dramma”, avvertono i sindacati. “Non si possono pagare gli stipendi e neppure i fornitori. Lo stop all’utilizzo di risorse proprie avrebbe potuto determinare anche uno stallo nelle attività di monitoraggio, tutela e prevenzione ambientale. Non possiamo che guardare positivamente all’impegno determinante del Prefetto di Cagliari che fissato un incontro per martedì 1 agosto e all’Agenzia del demanio”. L'articolo Eurallumina: sindacati, serve gas per far ripartire produzione proviene da UILTEC. Leggi tutto
  19. Comunicato stampa La delegazione trattante di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil ha incontrato questo pomeriggio a Roma la rappresentanza datoriale di Confindustria Ceramica per dare l’avvio ufficiale alla trattativa per il rinnovo del contratto nazionale di settore. Nei loro interventi i segretari nazionali dei tre sindacati hanno illustrato i contenuti della piattaforma rivendicativa varata lo scorso 14 giugno e nello specifico: aumento salariale; diritti; organizzazione del lavoro ivi compreso il sistema classificatorio con l’indicazione delle nuove figure professionali; misurazione della rappresentanza; sistema degli appalti; welfare contrattuale. Confindustria Ceramica ha presentato i dati economici, produttivi e occupazionali del settore utili a fotografare il contesto nel quale si colloca il rinnovo di questo contratto. Le segreterie nazionali di Filctem, Femca, Uiltec hanno ribadito la necessità di un accordo che difenda il potere d’acquisto dei salari di fronte agli ingenti aumenti che hanno impattato nelle buste paga di lavoratrici e lavoratori; inoltre, hanno ribadito la centralità del contratto nazionale come strumento universalistico e di sostegno alla contrattazione aziendale. Al termine dell’incontro è state individuata la data della prossima plenaria che si terrà il 23 ottobre. Uffici stampa Filctem, Femca, Uiltec L'articolo CCNL Ceramiche e Piastrelle. Aperte oggi a Roma le trattative per il rinnovo proviene da UILTEC. Leggi tutto
  20. Comunicato stampa unitario Questo pomeriggio a Roma, la delegazione trattante di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil, riunita in presenza e in videoconferenza, ha varato la piattaforma rivendicativa per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per gli oltre 17mila addetti, impiegati in 1200 imprese del settore della Concia. Il contratto, scaduto lo scorso 30 giugno, nelle richieste dovrà avere vigenza triennale e precisamente 1° luglio 2023-30 giugno 2026. Parte Economica L’aumento salariale chiesto dai tre sindacati di categoria per il triennio è di 260 euro (livello E2). Sul welfare contrattuale la richiesta alle controparti è di elevare il contributo a carico delle aziende destinato a Sanimoda, il fondo integrativo sanitario del settore, a 15 euro oltre a un contributo ulteriore pari a 2 euro per ogni lavoratore, con la finalità di attivare un’assicurazione contro la non autosufficienza. Per quanto riguarda Previmoda, il fondo previdenziale complementare di settore, i sindacati chiedono l’incremento al 2,5% (+0,5%) sul trattamento economico annuale, sempre a carico delle aziende. Parte normativa La parte normativa si articola su numerosi macrotemi: Le Relazioni Industriali, con richieste di lotta al dumping contrattuale, all’impegno sulla legalità, sul tema degli appalti, sulla costituzione di un ente bilaterale di settore che tenga conto delle specificità dell’ambito e della filiera, sul tema della partecipazione dei lavoratori, con la definizione di specifiche linee guida, e sullo sviluppo sostenibile, con l’aggiornamento del protocollo; Gli inquadramenti, con la loro revisione per riconoscere il valore della polivalenza e della polifunzionalità e tutta la parte della contrattazione di Secondo livello, con al centro anche il tema delle stabilizzazioni; Il mercato del lavoro, per una vera lotta alla precarietà e per la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, il tema del part time volontario sino alla realizzazione delle linee guida sul lavoro agile; I diritti individuali, dalla richiesta di permessi ad hoc per patologie invalidanti legate al ciclo mestruale, ai temi della violenza di genere, al miglioramento della malattia, ai congedi parentali, alla formazione, sia specifica per i migranti che complessiva sul diritto allo studio individuale, agli accomodamenti ragionevoli, per uno sguardo attento ai lavoratori fragili e infine tutto l’ambito della sicurezza e dell’ambiente, a partire dal recepimento del Patto della fabbrica legato all’agibilità per gli RLSSA. La piattaforma sarà immediatamente inviata ad UNIC, l’Unione Nazionale Industria Conciaria (l’associazione datoriale di settore aderente a Confindustria), per iniziare prima possibile le trattative per il rinnovo. Uffici stampa Filctem, Femca, Uiltec L'articolo Ccnl Concia: i sindacati chiedono 260 euro nel triennio 2023-2026 proviene da UILTEC. Leggi tutto
  21. Salvo il futuro di tanti lavoratori Comunicato stampa unitario Nella delibera 265 dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), il comma 1.2 sancisce l’esclusione dall’applicazione dell’articolo 186 D.L. n.36 del 31 marzo 2023 (in materia appalti) da tutte le concessioni afferenti ai settori speciali, di cui al libro III del codice, ossia: gas ed energia termica, elettricità, settore idrico, ecc. Le aziende relative a questi settori non dovranno più esternalizzare obbligatoriamente competenze ad oggi “In house” nelle stesse, avendo così la possibilità di preservare i livelli occupazionali e le competenze professionali. Con questa soluzione si è così scongiurato il rischio della perdita di quasi 150 mila posti di lavoro nei settori indicati. Filctem Cgil, Femca e Flaei Cisl, Uiltec Uil, con il sostegno delle tre Confederazioni, da oltre 5 anni si sono battute per porre fine a un’insensata operazione che, oltre gli aspetti sociali e industriali di queste realtà, rischiava di depauperare e destrutturare settori di pubblica utilità, essenziali per lo sviluppo del Paese, anche e soprattutto in vista dei grandi investimenti previsti a breve dal PNRR e dalla transizione energetica. Una lunga lotta condotta in questi anni dai sindacati che si spera possa dirsi finalmente conclusa, senza ripensamenti che rischino di far precipitare nell’incertezza centinaia di migliaia di lavoratrici e di lavoratori, insieme a quei processi di modernizzazione e transizione necessari al futuro del nostro Paese. Uffici stampa Filctem, Femca, Uiltec L'articolo Finalmente escluso l’art. 186 (ex 177 codice degli appalti) dai settori speciali. proviene da UILTEC. Leggi tutto
  22. A Madrid si è riunito il Cae di Eni e la segretaria generale della Uiltec Daniela Piras è intervenuta nel corso dei lavori odierni indicando il percorso auspicabile di sindacati ed imprese nella fase di transizione energetica e di quella ecologica che caratterizzeranno l’Europa. Piras ha ricordato alla assemblea annuale dei delegati europei di Eni che la transizione va governata, guidata nella trasformazione, accompagnata nel cambiamento, rispettando i livelli occupazionali dei lavoratori ed il loro benessere professionale. La leader della Uiltec ha ribadito che il gas sarà ancora indispensabile per il fabbisogno energetico dei prossimi anni. Ed in tal senso va sottolineata la necessità che tutta la tradizione industriale di Eni venga mantenuta. Oil&gas, chimica di base e nuovi materiali, sono ‘asset’ che devono essere sostenuti con investimenti, innovazione e ricerca. Il contesto internazionale del Cae responsabilizza il sindacato anche nella necessità di coinvolgere in azioni comuni l’organizzazione di IndustriAll Eu. In tal senso va sottolineata l’azione di sensibilizzazione nei confronti delle deliberazioni poste in essere dalla Commissione Europea. In sintesi, per Daniela Piras il ‘Green deal’ deve procedere di pari passo con un vero e proprio ‘Social deal’ che metta al centro dei processi produttivi le persone che lavorano e la tutela dei loro diritti. I nuovi sistemi industriali, sempre secondo la dirigente sindacale, dovranno proprio mettere al centro occupazione, crescita professionale, formazione. Le persone al centro! E’ questo l’obiettivo a cui punta la Uiltec Ufficio Stampa Uiltec L'articolo Sindacato; ieri ed oggi i lavori del Cae Eni a Madrid. Piras: “Le persone al centro dei processi produttivi nel percorso di transizione energetica” proviene da UILTEC. Leggi tutto
  23. Esprimiamo grande soddisfazione per il primo accordo di Gruppo raggiunto in Prada sul premio di risultato. Abbiamo ottenuto un importante investimento sul welfare aziendale e un piano di armonizzazione che porterà a fine triennio 2023-2026 tutte le sedi o società controllate ad avere un eguale riconoscimento economico Comunicato stampa Unitario “Esprimiamo grande soddisfazione per il primo accordo di Gruppo raggiunto in Prada sul premio di risultato. Abbiamo ottenuto un importante investimento sul welfare aziendale e un piano di armonizzazione che porterà a fine triennio 2023-2026 tutte le sedi o società controllate ad avere un eguale riconoscimento economico”. Questo il commento dei rappresentanti delle tre organizzazioni sindacali nazionali, che hanno sottoscritto l’intesa, insieme alle Rsu di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e la Direzione Aziendale del noto Gruppo del mondo della moda, per la determinazione del premio di risultato, riservato a tutte le lavoratrici e lavoratori delle sedi italiane. “L’importo è al momento diverso da sito a sito – spiegano i sindacati – con un massimo raggiungibile di 1450 euro. Tuttavia si tratta solo di una parte di composizione del premio, che si incrementerà sulla base di parametri legati alla redditività dell’azienda e agli indici di stabilimento. Questi ultimi saranno definiti dalle Rsu aziendali e dalle organizzazioni sindacali territoriali. Il premio di risultato si incrementa con una maggiorazione del 20% se sarà convertito in welfare e speso attraverso la piattaforma MyPradaGroup. Alla somma così composta si aggiungono 1300 euro di welfare puro per tutti”. “Le parti – concludono le Segreterie nazionali – si sono date affidamento reciproco, perché entro la fine del 2023 prenda il via la trattativa per il rinnovo della parte normativa dell’integrativo aziendale”. Uffici stampa Filctem, Femca, Uiltec L'articolo Moda, Prada: sottoscritto il primo accordo di gruppo sul premio di risultato. 3000 euro se convertito in welfare proviene da UILTEC. Leggi tutto
  24. Dichiarazione di Daniela Piras, leader della Uiltec nazionale “Siamo al fianco dei lavoratori della miniera di fluorite di Silius, a pochi chilometri da Cagliari. Qui, 6 lavoratori sono nei pozzi a 500 metri nel sottosuolo. Rivendicano le garanzie occupazionali e contrattuali, il pagamento dello stipendio. Il nuovo concessionario rifiuta il tavolo di confronto per parlare del piano industriale, del contratto da applicare. Gli faremo cambiare idea”. Domani, presso l’assessorato dell’Industria della Regione Sardegna, si terrà il tavolo sul futuro della miniera Ufficio Stampa Uiltec L'articolo Miniere; Piras (Uiltec): Tutelare l’occupazione della sito di Silus in Sardegna. Siamo al fianco dei lavoratori in lotta” proviene da UILTEC. Leggi tutto
  25. Daniela Piras, Segretaria generale della Uiltec, oggi all’esecutivo regionale della organizzazione sindacale ligure Il tessuto connettivo dell’industria ligure si basa sulle tessere di un mosaico energetico-manifatturiero che vanno restaurate, rigenerate, tutelate. Ci vogliono investimenti precisi e risorse certe. Ciascuna di queste realtà, nella fase di transizione ecologica, abbisogna di adeguate riconversioni industriali e di un sostanziale approvvigionamento energetico. Ecco perché tante strade del mondo industriale si trovano ad intersecarsi nel tempo dell’economia sostenibile e nella prospettiva di sviluppo industriale. Lo hanno sostenuto da tempo i dirigenti della Uiltec regionale: occorre fare appello all’industria moderna ed europea per uscire dal guado della crisi; ricorrere al mondo della conoscenza, usare tecnologie innovative, far conto sulla mobilità elettrica terrestre e da diporto, determinare l’applicazione dove è possibile di tecnologia ad idrogeno; trovare gli spiragli per lo spazio idoneo per le energia rinnovabili. In questo senso occorre fare sistema a favore di un territorio in crescita tra sviluppo e buone pratiche di economia. Ecco perché devono parlarsi tra loro e decidere in modo congiunto i rappresentanti di sindacato, politica, istituzioni e imprenditoria. Ci vuole un’economia sostenibile che tenga insieme imprese, lavoro ed ambiente. Occorre un’idea di politica industriale per il Paese e, quindi anche per la Liguria, che deve passare da una transizione che metta al centro la formazione dei lavoratori, l’adeguamento degli impianti e la loro versatilità. La Uiltec vuole essere protagonista del cambiamento. Questo può avvenire solo attraverso la nostra presenza dentro le aziende. Il cambiamento della realtà industriale del Paese passa anche attraverso le grandi realtà della Liguria. La Liguria è una regione importante, strategica, anche nel cambiamento. Molti lavori svaniranno ma La nostra realtà è immersa nella trasformazione che vuole gestire da diverse posizioni: quelle energetica, industriale, ecologica. Bisognerà orientare e non a subire le trasformazioni che avverranno. Le imprese hanno bisogno di gas per produrre. E in prospettiva potremo guardare anche agli altri modi di approvvigionamento energetico. Questo ‘green deal’ dovrà accompagnarsi ad un ‘social deal’ con i lavoratori che sapranno adeguarsi a nuove competenze applicando le emergenti professionalità agli impianti riconvertiti. Anche la nautica va difesa per ciò che rappresenta per il territorio e per il Paese che deve potersi riprendere dalla crisi economica. In Liguria non parliamo solo di dismissioni di centrali elettriche ma del successo del Gnl che fa della regione un’ eccellenza nazionale per l’approvvigionamento energetico. Gli investimenti devono guardare alle infrastrutture materiali ed immateriali ed in questa regione possono trovare terreno fertile. Manca solo una direzione, un’idea strategica sulla politica energetica in questo Paese. La Liguria nell’ottica della transizione futura: deve essere protagonista dell’indipendenza energetica italiana. Questa fase è già iniziata. Queste sono le tessere di un nuovo mosaico industriale che vogliamo ricomporre Ufficio stampa Uiltec L'articolo Industria; Piras: “La Liguria necessita di investimenti nei settori energetico e manifatturiero per poter affrontare la ripresa economica” proviene da UILTEC. Leggi tutto
  26. Daniela Piras, Segretaria generale della Uiltec nazionale al Consiglio regionale sardo dell’organizzazione sindacale Noi siamo un sindacato che si batte da sempre per i valori di libertà e giustizia a partire dall’attuazione nel mondo del lavoro “Noi siamo un sindacato che si batte da sempre per i valori di libertà e giustizia a partire dall’attuazione nel mondo del lavoro. Questa azione sindacale trova pieno compimento proprio qui in Sardegna, una realtà che si va impoverendo sempre più a causa di una deindustrializzazione che non trova fine. Nel tempo della transizione energetica la Sardegna non può contare sulle fondamenta di una concreta autonomia energetica. L’isola senza risposte al proprio fabbisogno energetico rischia il fermo totale. In questo senso la Giunta regionale deve battere un colpo e indicare precise scelte di politica energetica ed industriale che tuttora non ci risultano pervenute. Lo abbiamo detto e ripetuto più volte: prima di tutto, per rispondere a questa esigenza primaria, ci vogliono i rigassificatori e, poi, ogni forma utile a garantire l’approvvigionamento energetico. Il governo della Regione sarda mai come ora deve decidere in tempi celeri delle infrastrutture energetiche utili allo sviluppo insulare. E’ in gioco, prima di tutto lo sviluppo industriale della Regione, ma anche quello dell’economia intera della realtà sarda. Insomma, occorre che si determini un vero e proprio piano di approvvigionamento a partire dalla fornitura e dall’utilizzo del gas. Solo così si potranno abbassare le tariffe energetiche dei sardi e colmare il gap infrastrutturale che penalizza la Regione. Ma anche le imprese devono fare la loro parte. La crisi che avvolge i siti produttivi del gruppo Glencore a Portovesme e a San Gavino rappresenta la testimonianza più evidente di contraddizioni e limiti da parte imprenditoriale. Il distretto industriale del Sulcis Iglesiente e quello del Medio Campidano, abbisognano di serie risposte sui livelli produttivi e su quelli occupazionali. Dobbiamo tutelare ad ogni costo i circa 1.450 lavoratori interni ed esterni dei siti produttivi di Portovesme e di San Gavino. Per questo sollecitiamo la Glencore ad assumere impegni precisi. Come reagire? Innanzitutto, con precise scelte di politica energetica ed industriale. Ma soprattutto con risorse adeguate di sostegno alle politiche di investimento e sviluppo ai settori succitati. Oggi ci sono due buone ragioni per essere ottimisti sul rilancio del Mezzogiorno e della stessa Sardegna. La prima è la straordinaria quantità di risorse che l’Unione Europea ha messo a disposizione del Sud. La seconda è il nuovo contesto geopolitico, che presenta opportunità molto importanti per i Paesi del Mediterraneo, affinché si determinino sinergie e strategie utili a favorire il consolidamento del ruolo del Mezzogiorno d’Italia quale piattaforma mediterranea di sviluppo sostenibile e armonico. Occorre puntare finalmente al riequilibrio territoriale e al rilancio dello sviluppo del Sud, all’insegna dell’innovazione, della sostenibilità e dell’inclusione sociale. Deve riprender quota, solo per fare un esempio, il gasdotto Galsi, quella infrastruttura utile a portare approvvigionamento energetico dall’Algeria all’Italia attraverso la Sardegna. Il recente accordo di cooperazione energetica siglato da Giorgia Meloni e dal presidente algerino Abdelmadjid Tebboune ha fatto riprendere vigore al riavvio del metanodotto in questione. Di fatto il gasdotto in questione può trasportare gas, idrogeno, ammoniaca ed elettricità. Si tratta di elementi fondamentali per il riavvio industriale della Sardegna. Il sindacato, in modo responsabile, non può che auspicare l’uscita dal guado di una crisi economica con tutti i mezzi, i progetti e le risorse disponibili. Proprio per una questione di libertà e giustizia che possiamo chiamare futuro è fondamentale che il sindacato muova in modo unitario una vera e propria mobilitazione a favore delle buone ragioni del Meridione di cui la Sardegna è parte strutturale. Cosi sarà!” Ufficio Stampa Uiltec L'articolo Energia; Piras: “Il Paese ha bisogno di autonomia energetica per ripartire; la Sardegna ancor di più per una concreta tenuta industriale” proviene da UILTEC. Leggi tutto
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